Il progetto presentato per il finanziamento bonus resto al sud è sicuramente fondamentale ma da solo non basta: il colloquio con Invitalia serve anche a valutare il profilo del proponente o dei soci. Ecco quali aspetti contano.
Il colloquio per il Bonus resto al Sud: come si tiene e che cosa chiedono
La richiesta del Bonus resto al Sud parte da un progetto scritto che dovrà essere un business plan in cui si stima l’andamento dell’attività finanziabile (costi e ricavi) per tre anni.
Nella scrittura del cv che allegherete al progetto, quindi, cercate di evidenziare tutte le esperienze e competenze che sono inerenti al progetto che andrete a presentare.
Al momento, causa Covid, i cv si stanno svolgendo via skype o altra applicazione a distanza. Probabilmente a breve sarà reintrodotta la scelta, almeno facoltativa, di recarsi di persona a Roma.
Nella nuova formulazione il bonus resto al sud (che ora prevede il 50% a fondo perduto e il 50% a finanziamento a zero interessi più una tantum extra a fine saldo progetto) risulta ancora più conveniente. La percentuale di progetti approvati è incoraggiante ma questo non significa che si debba trascurare la fase di presentazione o prenderla con superficialità.