Quanto pesano le tasse in bolletta elettrica? Pochi se ne sono accorti, ma negli ultimi tre anni la pressione del fisco sui consumi della luce è aumentata in maniera preponderante. Fra Iva,oneri generali, imposte erariali e altri balzelli, si arriva a due terzi della fatturazione.
Per l’esattezza, guardando il prezzo totale della bolletta per l’energia elettrica, i consumi reali incidono solo il 38%.
È quanto emerge da uno studio di SOS tariffe.it, che – si legge in un comunicato – ha simulato il costo delle bollette luce in caso si pagassero solo i consumi realmente effettuati, individuando tre tipologie di consumatori diffusi.
Il costo della materia prima incide per il 37%
La materia prima energia, cioè la voce di spesa che in bolletta indica quanta luce abbiamo consumato, in media incide solo per il 37,12% sul costo finale. La restante parte è legata ai costi di gestione ed alle imposte. L’ultima indagine SOS tariffe.it, quindi, ha stimato l’incidenza dei consumi sul prezzo totale delle fatture del mercato libero, prendendo in esame tre clienti tipo: il single, la coppia e la famiglia.
A fare impennare l’ammontare dovuto sono soprattutto le altre voci, tra cui spiccano trasporto e gestione del contatore. E poi, in subordine, oneri di sistema, Iva e imposte. L’ultimo osservatorio SOS tariffe.it ha stimato l’incidenza della componente energia sul prezzo delle fatture della luce, esaminando tre clienti tipo del mercato libero: il single, la coppia e la famiglia di quattro membri.
Il peso del fisco in bolletta secondo SOS tariffe.it
Lo studio di SOS tariffe.it si basa sulla situazione ipotetica di un contatore della luce collocato a Milano e di potenza impegnata pari a 3 kW.
Ne emerge che la materia prima energia, in media, incide solo per il 37,12% sulla bolletta della luce. Tutte le altre voci di spesa, invece, incidono per il restante 68,22%. A questi dati bisogna aggiungere, però, il canone Rai, pari a 18 euro ogni bimestre per i primi dieci mesi dell’anno, non computato nei calcoli dello studio.
Fra imposte e oneri di sistema se ne va più del 60% della spesa
Ipotizziamo la situazione di un single. Una persona cioè che viva da sola a Milano. La spesa annuale complessiva per questo cliente è, in media, pari a 290,66 euro. Il suo consumo effettivo si tradurrà in una spesa media per la materia prima energia pari a 110,99 euro, solo il 38,19% del totale. Tutto il resto dell’importo è dovuto alle altre voci. Ad esempio, peseranno molto sul totale della bolletta le spese per trasporto e gestione del contatore, pari a 94,70 euro, cioè circa il 32,58%.
Vedi anche: Bolletta luce seconde case, perché si paga di più
Lo stesso single spenderà molto meno per gli oneri di sistema, circa 58,54 euro, che corrispondono solo al 20,14%. Infine, a tutte queste somme dobbiamo aggiungere l’Iva e le imposte che da sole si aggirano intorno ai 26,43 euro, circa il 9,09%.
La situazione è analoga per le coppie, alle quali in media viene inviata una bolletta annuale della luce pari 407,83 euro. Di questi solo 153,74 euro, però, sono dovuti ai consumi effettivi di luce.
Nel caso del nucleo familiare con quattro componenti la sproporzione tra consumi e somma definitiva da versare si fa ancora più evidente. In base all’indagine infatti, la famiglia media riceverà una bolletta della luce con un importo annuale complessivo pari a 553,96 euro. Di questi solo il 35,47% corrisponde ai consumi di energia, pari a 196,49 euro. Le altre voci incidono, anche in questo caso, molto meno. I costi di trasporto e gestione del contatore raggiungono un importo di 111,36 euro, incidendo per il 20,10%, mentre gli oneri di sistema risultano pari a 142,18 euro, 25,67%. Infine, troviamo Iva e imposte con un valore di 103,93 euro, 18,76%.