I bonus non bussano a casa: ecco l’unico modo per non perderli

Dopo la scadenza è troppo tardi: saltano i bonus. Solo l'informazione salva
4 anni fa
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Mio figlio è nato a gennaio 2019. Nessuno mi aveva avvertito del bonus bebè. Posso fare domanda ora e recuperare gli arretrati? E’ una cifra che mi farebbe molto comodo ma non sapevo del bonus per i figli appena nati. Non mi è arrivata nessuna comunicazione”.

 

Può sembrare un caso particolare e raro ma abbiamo scelto di riportarlo nuovamente, anche se più volte ci siamo occupati della scadenza del bonus bebè, proprio perché continuiamo a ricevere diverse email di questo tenore. Non succede, a dire il vero, solo con il bonus bebè (anche se questo è uno dei casi più ricorrenti a giudicare dalle email che giungono in redazione).

Bonus bebè in ritardo: dopo la scadenza è troppo tardi, prima si perdono solo gli arretrati

In origine il bonus bebè aveva una durata di tre anni. Entro questo arco temporale, anche chi faceva domanda tardiva, manteneva la possibilità di usufruirne, pur perdendo di fatto e irrimediabilmente gli arretrati. Questa regola permane tuttavia si accorcia il tempo a disposizione. Dopo i tre anni di sperimentazione, infatti, (dal 2015 al 2017 inclusi), il bonus Bebè è stato si prorogato ma solo per dodici mesi. Se, nel primo anno di nascita o adozione, ci si rende conto di avere diritto a questa agevolazione, si può comunque fare domanda tardiva. Come abbiamo già chiarito, questo NON serve in alcun modo a recuperare gli arretrati per le mensilità precedenti, che si intendono ormai perse. Tuttavia resta aperta, in questo scenario, la possibilità di non rinunciare alle mensilità ancora spettanti prima del compimento di un anno.

Diverso il discorso se, come nel caso di chi ci ha scritto, si supera la scadenza.

L’Inps non comunica a tutti i potenziali aventi diritto l’esistenza di un bonus qualunque esso sia. E’ onere informarsi tramite i canali ufficiali e, anche per questo, cerchiamo di aiutare i lettori con continui aggiornamenti.

Sarebbe impensabile avvertire tutti personalmente. E ciò è vero per il bonus mamma domani (gli 800 euro che spettano una tantum), che non presuppongono requisiti di reddito ma diventerebbe ancora più difficile nella pratica per agevolazioni, come il bonus bebè appunto, che è soggetto a limiti di reddito. Paradossalmente l’Inps dovrebbe calcolare l’ISEE di tutte le donne che diventano mamma e poi avvisare le potenziali beneficiarie dell’importo del bonus bebè spettante. E questo andrebbe fatto per tutti i possibili bonus previsti.

Se aspetti un figlio ti consigliamo di informarti su tutti i bonus previsti per chi diventa genitore.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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