Altri soldi in arrivo per le piste ciclabili. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto proposto dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che assegna 137,2 milioni di euro agli enti locali.
Soldi che serviranno per la progettazione e la realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. La ripartizione – si legge in un comunicato – assegna 51,4 milioni per l’annualità 2020 e 85,8 milioni per il 2021.
Piste ciclabili, stanziati 137 milioni di euro
Il provvedimento, in linea con il decreto rilancio che introduce gli incentivi per l’acquisto di biciclette e monopattini e prevede alcune modifiche al Codice della strada attuate anche a mitigazione dei rischi legati all’emergenza da Covid-19, attribuisce le risorse ai Comuni e alle Città Metropolitane.
Più soldi al Nord rispetto al Sud
Nella definizione delle risorse da destinare alla realizzazione delle piste ciclabili si è inoltre considerato il principio di riequilibrio territoriale in favore delle Regioni del Mezzogiorno. Nel biennio 2020 e 2021 alle Regioni del Sud saranno assegnate risorse per 45,9 milioni e alle Regioni del Centro-Nord risorse per 87,1 milioni.
A questi importi, si aggiunge una ulteriore quota di risorse pari a 4,2 milioni, destinata ai Comuni sede legale di un’istituzione universitaria, per consentire la progettazione e realizzazione di ciclostazioni e favorire l’intermodalità dei collegamenti tra i poli universitari e le stazioni ferroviarie.
A Roma più soldi che a Milano
Quanto alla suddivisione delle risorse per la realizzazione delle piste ciclabili, il decreto specifica le somme a disposizione a ogni singolo ente.
Per quanto riguarda le città metropolitane, a Roma vanno rispettivamente 1,7 e 2,8 milioni. Mentre a Milano 2,1 e 3,5 milioni, a Napoli 2,4 e 4 milioni, a Torino 1,6 e 2,6 milioni.
Tempi stretti per prendere i soldi
Il finanziamento non è illimitato nel tempo, anzi, pone vincoli stringenti alle amministrazioni locali. In primo luogo entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale, quindi entro il 25 ottobre 2020. I Comuni dovranno poi chiedere al ministero dei Trasporti l’assegnazione delle risorse previste dall’allegato al provvedimento (ed entro i successivi dieci giorni il dicastero di piazza di Porta Pia trasferirà ai comuni già il 50% delle risorse).
Non solo. Gli interventi dovranno essere realizzati entro 22 mesi dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale, quindi entro il 10 agosto 2022. Ed entro due mesi dalla realizzazione e comunque entro il 10 ottobre 2022, dovranno inviare al ministero dei Trasporti la rendicontazione relativa all’intervento finanziato. Il mancato adempimento comporterà la revoca del finanziamento.