Pensioni: rinuncia detrazione e aliquota Irpef maggiore

I pensionati che hanno conseguito maggiori redditi nel 2020 possono comunicarli all’Inps per l’applicazione dell’aliquota Irpef corretta.
4 anni fa
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bonus Maroni

Come per i lavoratori, anche i pensionati sono soggetti all’applicazione mensile dell’Irpef sul cedolino delle pensioni. L’aliquota è quella che l’ente previdenziale applica in base al reddito presunto del beneficiario. Generalmente chi è in pensione non percepisce altri redditi soggetti a Irpef, ma può capitare.

Così è bene comunicare sempre al proprio sostituto d’imposta la variazione del reddito presunto per l’anno in corso al fine di evitare conguagli sulle pensioni e spiacevoli sorprese l’anno successivo con la dichiarazione dei redditi.

Quindi, se il pensionato è già a conoscenza del maggiore reddito conseguito nel 2020 potrà comunicarlo al proprio ente pensionistico che agisce da sostituto d’imposta.

A tal riguardo, l’Inps ha ricordato a tutti i pensionati l’opportunità di comunicare i redditi presunti e l’applicazione delle maggiori detrazioni fiscali. O anche le minori detrazioni se vi è stato un decremento del reddito rispetto all’anno precedente.

Pensioni: rinuncia detrazione e aliquota maggiore

A tal proposito, l’Inps richiama l’attenzione del contribuente con messaggio numero 3772 del 19 ottobre 2020 nel quale si spiega che

i beneficiari delle prestazioni pensionistiche e previdenziali interessati all’applicazione dell’aliquota più elevata degli scaglioni annui di reddito e/o al non riconoscimento, in misura totale o parziale, delle detrazioni d’imposta per redditi, sono tenuti a darne comunicazione all’Inps ogni anno”.

L’Inps spiega che le relative richieste possono essere inoltrate all’Istituto compilando l’apposita dichiarazione online accedendo al servizio dedicato “Detrazioni fiscali – domanda e gestione” disponibile sul sito www.inps.it. E’ possibile inviare la dichiarazione a partire dal 15 ottobre 2020 acquisendo anche le richieste per il periodo d’imposta del 2021, se si prevede un maggior reddito.

In assenza di tale dichiarazione, l’Inps applicherà l’aliquota sulla base del reddito conosciuto. I conguagli d’imposta, a debito o a credito, potranno essere fatti successivamente dal pensionato in fase di dichiarazione dei redditi con modello 730.

Aliquote e scaglioni di reddito Irpef

Come precisato in premessa, i pensionati sono soggetti agli scaglioni Irpef sulle pensioni di cui all’art. 11 del Tuir. In particolare, l’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • da 8.174 fino a 15.000 euro, 23%;
  • oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 27%;
  • oltre 28.000 euro e fino a 55.000 euro, 38%;
  • oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro, 41%;
  • oltre 75.000 euro, 43%.

La no tax area

Al di sotto di 8.174 euro di reddito annuo, non si applicano imposte ai fini Irpef sulle pensioni. Tale fascia reddituale riguarda i pensionati titolari di assegni molto bassi che spesso sono costretti a vivere con meno di 500 euro al mese. L’Inps, però, non conoscendo la situazione reddituale del pensionato applica indistintamente l’aliquota Irpef minima. Quindi, i pensionati che sanno già di non superare i 8.174 euro possono richiedere telematicamente all’Inps la rinuncia delle detrazioni d’imposta per reddito (art. 13 del Tuir). Ne consegue che verrà meno anche il meccanismo di detrazione dell’imposta.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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