Dopo l’annuncio, arriva la conferma, con l’approvazione del decreto Ristori, della cancellazione del saldo IMU 2020 in scadenza il prossimo 16 dicembre. La misura, tuttavia, non sarà per tutti.
Il decreto Ristori, contiene ulteriori misure urgenti, per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, legate all’epidemia da Covid-19. È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 ottobre 2020 ed ora si attende la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Con esso sono stanziati 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle nuove restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
I beneficiari della cancellazione del saldo IMU 2020
Tra le misure contenute nel nuovo decreto vi rientra la cancellazione della seconda rata dell’IMU 2020 (saldo IMU 2020) relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono attività le categorie interessate dalle restrizioni.
Si tratta del saldo IMU 2020 in scadenza il prossimo 16 dicembre 2020 (l’acconto era in scadenza il 16 giugno scorso). Come dice il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, tuttavia, la cancellazione riguarderà “le categorie interessate dalle restrizioni”.
Si tratta, dunque, di quelle attività che, a seguito del nuovo DPCM emanato il 24 ottobre 2020, sono interessate da provvedimenti di chiusura anticipata o di chiusura totale per tutto il nuovo periodo di semi-lockdown. Si tratterebbe, ad esempio, di bar, pizzerie, ristoranti, cinema, ecc.
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