Superbonus 110% e sostituzione impianto termico: agevolati anche i lavori di ripristino dell’intonaco e del pavimento

Sostituendo l'impianto termico, il superbonus 110% spetta anche per i lavori di rifacimento del pavimento e dell'intonaco delle pareti.
4 anni fa
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La sostituzione dell’impianto termico rientra tra i lavori per i quali spetta il superbonus 110%.

 

Da qui, è lecito chiedersi se l’agevolazione riguarda la sola sostituzione dell’impianto o anche i lavori ad essa collegati quali i lavori di ripristino dell’intonaco e del pavimento.

 

Ebbene, proprio su tale punto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, M.E.F., ha rilasciato una specifica F.A.Q. che chiarisce tale passaggio.

 

Noi di investire oggi ti spieghiamo come sostituire l’impianto di riscaldamento beneciando del 110% anche per i lavori connessi alla sua installazione.

Il superbonus 110%: interventi agevolabili

 

Si distingue tra lavori trainanti e lavori trainati. Quest’ultimi sono agevolati sono se effettuati congiuntamente a quelli trainanti (D.L. 34/2020, art.119).

 

Per meglio intenderci, rientrano tra gli interventi trainanti quelli di:

 

  • isolamento termico sugli involucri degli edifici;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

 

Tali interventi sono definiti  quali “interventi trainanti”.

 

Se collegati ad uno degli interventi appena citati, danno diritto alla detrazione del 110% anche i c.d. interventi  “trainati”:

 

  • gli interventi rientranti nell’eco bonus ordinario (art.14 D.L. 63/2013);
  • di installazione di impianti solari fotovoltaici ( art.16-bis comma 1 DPR 917/86, TUIR) e di
  • colonnine di ricarica la ricarica per  veicoli elettrici.

Indicazioni specifiche sul bonus, sono state date dall’Agenzia delle entrate, con la circolare n°24/e 2020.

 

La detrazione si riporta in dichiarazione in 5 quote annuali di pari importo.

 

Ad esempio, nel 2020 sostengo una spesa di 50.000, alla quale corrisponde una detrazione pari a 55.000 €.

 

Da qui, la quota da riportare in dichiarazione, anno per anno e per 5 anni sarà pari a 11.000.

 

L’alternativa alla detrazione è lo sconto o la cessione.

Superbonus 110%: ambito soggettivo

Il superbonus 110% può essere riconosciuto a:

 

  • condomìni;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento;
  • Istituti autonomi case popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus e associazioni di volontariato;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

 

La guida dell’Agenzia delle entrate sul 110% specifica che:

la detrazione spetta ai soggetti che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il predetto avvio. Si tratta, in particolare, del proprietario, del nudo proprietario o del titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), del detentore dell’immobile in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario nonché dei familiari del possessore o detentore dell’immobile.

Superbonus 110%: La sostituzione dell’impianto termico

 

Possiamo richiedere il superbonus 110% anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,  sia sulle parti comuni condominiali sia sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari.

 

Da qui, per gli edifici unifamiliari, la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 30.000 euro.

 

La detrazione spetta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.
In particolare, è agevolata l’installazione di impianti dotati:
  • generatori di calore a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013;
  • generatori a pompe di calore, ad alta efficienza, anche con sonde geotermiche;
  • apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • sistemi di microcogenerazione, che conducano a un risparmio di energia primaria (PES), come definito all’allegato III del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 agosto 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2011, pari almeno al 20%;
  • collettori solari.

La sostituzione dell’impianto termico: i lavori collegati sono agevolabili

 

Fatta tale ricostruzione, è lecito chiedersi se con la sostituzione dell’impianto termico è ammesso il superbonus anche per i lavori collegati alla all’installazione dell’impianto.

 

Pensiamo ad esempio ai i lavori di ripristino dell’intonaco e del pavimento.

 

Ebbene proprio su tale punto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, M.E.F., ha rilasciato una specifica F.A.Q. che chiarisce proprio tale passaggio.

 

Infatti, come chiarito dal M.E.F., sono comprese tra le spese detraibili al 110%:

 

quelle sostenute per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell’intervento (per esempio, le spese per la demolizione del pavimento e quelle relative alla successiva posa in opera del nuovo pavimento, se connesse alla realizzazione di un impianto radiante a pavimento).

Sulla base di quanto appena detto, oltre che al rifacimento del pavimento, anche i lavori di ripristino dell’intonaco rientrano nel superbonus 110%.

 

Ad ogni modo, le spese connesse devono essere individuate da un tecnico abilitato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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