Degli 1,95 miliardi di euro stanziati per l’anno 2020 dal nuovo decreto Ristori-ter, circa 1,45 miliardi di euro sono destinati a compensare le attività economiche che operano nelle Regioni che passano a una fascia di rischio più alta (c.d. regioni “rosse”).
Tra le misure contenute nel decreto Ristori-ter vi rientra l’inclusione, tra i soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto di cui al decreto Ristori bis (decreto-legge n. 149 del 2020), delle attività di calzature al dettaglio operanti nelle suddette zone rosse del nostro Paese.
Attualmente, ricordiamo che, le zone qualificate come rosse a fronte dell’emergenza Covid-19 sono: Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta.
Contributo fondo perduto Ristori bis: beneficiari e termini di domanda
Il contributo a fondo perduto “Ristori-bis”, è quello in favore degli operatori dei settori economici interessati dalle ulteriori misure restrittive contenute nel DPCM del 3 novembre 2020 (chiusura, riduzione dell’orario di apertura o limitazione nelle modalità di svolgimento disposte per determinate attività aventi sede nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (c.d. regioni “rosse”).
L’importo riconosciuto è commisurato al precedente contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del decreto “Rilancio”, al quale si applica un aumento percentuale stabilito per i codici Ateco previsti ed ammessi (allegato 2 al decreto Ristori-bis). L’erogazione avviene
- con modalità automatica, se il beneficiario del contributo a fondo perduto “Ristori bis” aveva ottenuto l’accredito del contributo di cui al decreto Rilancio e che non lo ha restituito totalmente
- oppure a seguito della presentazione telematica di apposita istanza, per i soggetti che non avevano richiesto il precedente contributo previsto dal decreto Rilancio. In questo caso la domanda va presentata entro il 15 gennaio 2021.
Il modello di domanda è quello approvato con il Provvedimento n. 358844 del 20 novembre 2020. L’Agenzia delle Entrate ha anche pubblicato sul proprio sito istituzionale la relativa Guida.
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