In scadenza l’IMPi: arriva in extremis il codice tributo per piattaforme marine

È “3970” il codice tributo da utilizzare nel Modello F24 per il versamento della nuova IMPi in scadenza il 16 dicembre 2020
4 anni fa
1 minuto di lettura

Il 16 dicembre 2020 scade la nuova IMPi istituita dall’art. 38, comma 1, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.

Per consentirne il versamento, l’Agenzia delle Entrate ha istituito solo ieri, 2 dicembre 2020, il relativo codice tributo.

Che cos’è l’IMPi

L’IMPi (Imposta immobiliare sulle piattaforme marine), è stata introdotta, a partire dall’anno d’imposta 2020, in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sugli stessi manufatti.

Ai sensi del codice della navigazione, per piattaforma marina si intende “la piattaforma con struttura emersa destinata alla coltivazione di idrocarburi e sita entro i limiti del mare territoriale” come individuati dall’ articolo 2 dello stesso codice.

L’aliquota di calcolo dell’IMPi è stata stabilita al 10,6 per mille, di cui il 7,6 per mille riservata allo Stato ed il 3 per mille al comune.

Limitatamente al 2020 il versamento va fatto in unica soluzione entro il 16 dicembre 2020 (si tenga presente che il versamento finirà tutto nelle casse dello Stato, il quale poi riverserà al comune la quota di competenza, ossia il 3 per mille).

Come versare l’IMPi con il Modello F24

Al fine di consentire il pagamento entro la suddetta data, dunque, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 77/E del 2020 ha istituito il seguente codice tributo:

  • 3970” denominato “IMPi – Imposta immobiliare sulle piattaforme marine – STATO”.

L’Amministrazione finanziaria ha dettato anche le istruzioni per la compilazione del Modello di pagamento F24. In dettaglio nel documento di prassi è detto che:

  • il codice tributo è da esporsi nella sezione “IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”, in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”
  • nel campo “codice ente/codice comune” indicare il codice “Z999”;
  • barrare la casella “Ravv.” se il pagamento è effettuato a titolo di ravvedimento
  • barrare la casella “Saldo” per il pagamento dell’anno 2020
  • nel campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili
  • nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Nel caso in cui sia barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.

Per eventuale ravvedimento non sono previsti codici tributo per sanzioni ed interessi (gli importi vanno, dunque, sommati all’imposta omessa).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Risparmiare sul bollo auto 2023.
Articolo precedente

Rc Auto, bufera su Generali, Allianz e UnipolSai: l’Antitrust indaga sui rimborsi

Articolo seguente

Regime amministrato, dichiarativo o gestito: ecco la differenza tra i tre regimi fiscali