Molti cittadini sono alle prese con il pagamento della Tari, la tassa comunale destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore.
In media la Tari grava sul bilancio dei cittadini costa in media 300 euro a famiglia, ma le differenze territoriali sono evidenti tra Nord e Sud.
Le Regioni del Meridione italiano risultano essere le più care: ogni anno la Tari aumenta sempre di più, ma al costo più elevato non corrisponde un servizio trasparente ed efficiente.
Tari: Cittadinanzattiva conferma le disuguaglianze tra Nord e Sud
Gestire i rifiuti è meno caro nel Settentrione Italiano: tra Trentino Alto-Adige e Campania la differenza è di oltre 200 euro. E’ quanto confermato da Cittadinanzattiva.
Per quanto riguarda la Tari si registra un incremento in dieci regioni: Molise (+4,3%), Calabria (+3,4%), Umbria (+2,8%), Liguria (+2%), Lazio (+1,9%), Marche (+1,7%), FVG (+1,6%), Trentino-Alto Adige (+1,4%), Toscana (+0,8%), Piemonte (+0,7%).
Le tariffe Tari sono in diminuzione in sei regioni: Abruzzo (-2,8%), Veneto (-2,2%), Sardegna (-1,5%), Sicilia (-1,4%), Puglia (-0,8%) e Campania (-0,4%).
La spesa resta invariata in quattro regioni: Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta.
I rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro), segue il Centro (304 euro), mentre il Meridione italiano è più costoso (349 euro).
Come anticipato all’incremento della TARI non corrisponde una buona percezione che hanno i cittadini sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Sono molti i contribuenti che hanno chiesto il rimborso per disservizio, specie durante la stagione estiva quando lo smaltimento dei rifiuti rischia di diventare una vera e propria emergenza sanitaria.
Tari: come si calcola?
La Tari si calcolata in base a due elementi fondamentali:
- numero di persone del nucleo familiare che vivono nell’immobile
- metri quadrati dell’immobile compresi box/posto auto, cantine.
I fattori da considerare per effettuare un calcolo corretto della Tari sono:
- distinzione tra quota fissa e quota variabile
- base imponibile della tassa sui rifiuti, data dalla superficie calpestabile dell’immobile compresi muri interni, pilastri e muri perimetrali.