Attacco ho.mobile, ecco cosa si rischia con la perdita dei dati

Scandalo ho.mobile sul dark web, l'azienda si difende.
4 anni fa
1 minuto di lettura

La notizia della fuga di dati criptati dagli hacker e messi in vendita sul dark web ha scosso non solo gli utenti di ho.mobile, ma anche l’azienda stessa che, naturalmente, ha provato a rispondere immediatamente sull’accaduto.

ho.mobile, database sul dark web

Al momento, quel che sappiamo, è che circola un archivio di ben 2,5 milioni di clienti dell’operatore. Stando a quanto riportato da Bank Security su Twitter con tanto di screenshot, i cybercriminali stanno vendendo queste informazioni sul dark web.

Tra i dati ci sono informazioni personali, numeri di telefono, codici fiscali e Iccid, i codici internazionali a 19 cifre che identificano in maniera univoca le sim.

Con queste informazioni alla mercé di tutti gli utenti sono vulnerabili al sim swapping, ovvero possono veder violati i propri account tramite l’autenticazione a due fattori. Il primo consiglio infatti degli esperti in questo momento è proprio di disattivare tale protezione, almeno fino a quanto non si faccia chiarezza sulla cosa, altrimenti si rischia di veder violati i nostri account ad esso associati. Come dicevamo, però, ho.mobile si difende:

“Con riferimento ad alcune indiscrezioni pubblicate da organi di stampa, ho.mobile non ha evidenze di accessi massivi ai propri sistemi informatici che abbiano messo a repentaglio i dati della customer base. Abbiamo avviato in collaborazione con le autorità investigative le indagini per ulteriori approfondimenti”. L’azienda quindi al momento nega, o quanto meno vuole prima vederci chiaro al 100% prima di far partire la caccia alle streghe. Dato l’argomento delicato però, qualora ci fosse stato davvero un attacco hacker ai loro sistemi, sminuire sarebbe un grave errore.

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Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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