Dal 2021 sarà più conveniente avviare una nuova attività d’impresa nelle c.d. ZES (Zone Economiche Speciali).
Il testo della manovra di bilancio 2021, infatti, prevede, in favore di chi intraprende una nuova iniziativa economica nelle predette zone, la riduzione dell’imposta sul reddito (derivante dallo svolgimento dell’attività nella zona stessa) del 50%.
Il beneficio decorre dal periodo d’imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d’imposta successivi.
Esempio
Nuova impresa avviata nel 2021.
Il beneficio ci sarà per il periodo d’imposta 2021 (Modello Redditi/2022) e fino al periodo d’imposta 2027 (Modello Redditi/2028).
Cosa sono le ZES
Le procedure e le condizioni per richiedere l’istituzione di Zone economiche speciali (ZES) in alcune aree del Paese, in particolare nelle regioni definite dalla normativa europea come “meno sviluppate” o “in transizione“, sono definite dall’art. 4 del decreto-legge n. 91 del 2017.
In Italia sono regioni “meno sviluppate” quelle con un PIL pro capite inferiore al 75% della media europea. Tra queste vi rientrano:
- Sicilia
- Calabria
- Basilicata
- Puglia
- Campania.
Sono, invece, regioni di “transizione” quelle con PIL pro capite tra il 75% ed il 90% della media europea. Attualmente nel nostro Paese sono di “transizione”:
- Sardegna
- Abruzzo
- Molise.
Le attuali zone ZES in Italia
Ad oggi in Italia risultato istituite le seguenti ZES:
- ZES Calabria (DPCM 21 maggio 2018)
- ZES Campania (DPCM 21 maggio 2018)
- ZES Ionica interregionale Puglia e Basilicata (DPCM 13 giugno 2019)
- ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise (DPCM 5 settembre 2019).
Nuove agevolazioni ZES in legge di bilancio 2021: le condizioni da rispettare
L’agevolazione fiscale prevista dalla manovra 2021 di cui in premessa, tuttavia, spetta solo laddove siano rispettate le seguenti condizioni (pena la decadenza dal beneficio e la restituzione di quanto indebitamente goduto):
- l’impresa deve mantenere la sua attività nell’area ZES per almeno 10 anni
- l’impresa deve conservare i posti di lavoro creati nell’ambito dell’attività avviata nella ZES per almeno 10 anni.
Inoltre l’impresa stessa non deve trovarsi in stato di liquidazione o scioglimento.
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