Bonus sud: va restituito se i beni vengono trasferiti in una regione diversa?

Il credito d'imposta non deve essere restituito se il trasferimento dei beni avviene in un'altra regione agevolata.
4 anni fa
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Sono a conoscenza che la Legge di bilancio 2021 ha prorogato il credito d’imposta per gli investimenti al Sud, c.d. bonus sud, anche per gli anni 2021 e 2022. A breve effettuerò degli investimenti che potrebbero permettermi di ottenere il bonus. Una volta effettuati gli investimenti, se trasferisco i beni in un’altra struttura produttiva situata in un regione comunque rientrante tra quelle agevolabili, posso mantenere il credito d’imposta?

Il bonus investimenti al sud: i territori agevolati

Il credito d’imposta per gli investimenti in impianti macchinari e attrezzature varie destinati a strutture produttive del Mezzogiorno (Bonus Sud), è stato introdotto con la Legge n°208/2015, Legge di stabilità 2016.

Il bonus è stato oggetto di diverse modifiche nel corso del tempo.

I beni strumentali oggetto del credito d’imposta devono essere destinati a strutture produttive situate (comma 98 Legge di bilancio 2016):

nelle zone assistite delle Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e nelle zone assistite delle regioni Molise e Abruzzo ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2015 C(2014)6424 final del 16 settembre 2014, come modificata dalla decisione C(2016)5938 final del 23 settembre 2016.

La differenza tra le zone di cui alla lettera a) dell’articolo 107 del Trattato ( Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) e  quelle di cui alla lettera c) (Molise e Abruzzo) consiste nella circostanza che per le prime risulta agevolato l’intero territorio regionale, mentre per le seconde risultano agevolati solo alcuni comuni o parti di essi.

Tale importante indicazione è stata ribadita dall’Agenzia delle entrate nella circolare n°12/E 2017.

Quanto spetta?

Ad oggi, il bonus è calcolato sull’investimento totale, applicando le seguenti percentuali agevolative:

  • 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 mln)
  • 35%per le medie (10 mln) e
  • 25 % per le grandi (15 mln).

Il credito spetta nella misura del 30, 20 e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate nelle regioni di Abruzzo e Molise.

Inoltre, Nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016 il Credito è attribuito nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese.

La proroga per gli anni 2021 e 2022

La Legge n°178/2020, Legge di bilancio 2021, ha prorogato il bonus sud sia per l’anno 2021 che per il 2022.  Di conseguenza il credito d’imposta spetterà anche per gli investimenti effettuati in tale riferimento temporale.

La risposta al quesito: se i beni sono trasferiti in una regione diversa

In base al comma 105 della Legge n°208/2015 già sopra citata:

 “se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti“.

Dunque se trasferisco in altra struttura produttiva i beni peri quali ho ottenuto il bonus dovrò restituire la parte del credito d’imposta riconducibile ai beni trasferiti. Tuttavia, per rispondere  al suo quesito è necessario riprendere quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate con la risposta n°251 del 6 agosto 2020. In tale documento di prassi l’Agenzia ha analizzato un caso simile a quello su esposto dal nostro lettore.

In particolare, l’Agenzia ha chiarito che se il trasferimento dei beni avviene in un’altra struttura produttiva situata in un territorio rientrante tra quelli agevolati (vedi 1° paragrafo) il bonus sud non deve essere restituito. Attenzione pero, se i beni vengono trasferiti in una regione o parte di essa non rientrante tra quelle ammesse al bonus sud, dovrò procedere alla sua rideterminazione.

Di conseguenza dovrò restituire il credito riferito a quei beni oggetto di trasferimento.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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