Spesso sentiamo parlare di comodato d’uso verbale. Di cosa si tratta? È da registrarsi all’Agenzia delle Entrate come avviene per il comodato in forma scritta?
Innanzitutto richiamiamo la definizione civilistica di comodato, contenuta all’art. 1803 del codice civile, ai sensi del quale
“il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.
Il comodato è essenzialmente gratuito”.
La forma del comodato: scritta e verbale
Il comodato può essere redatto in forma scritta, oppure può anche essere in forma verbale. Se in forma scritta, occorre provvedere alla registrazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. La registrazione deve avvenire entro 20 giorni dalla data del contratto stesso.
Il contratto di comodato verbale, invece, è quello stipulato sulla parola. È una forma molto diffusa quando, ad esempio, il genitore, proprietario di una seconda casa, lascia abitare “gratuitamente” un proprio figlio in quest’ultima.
Il comodato verbale va registrato all’Agenzia delle Entrate solo se esso viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
Agevolazione IMU immobile in comodato tra genitori e figli: il contratto è da registrare
C’è, tuttavia, un caso in cui il legislatore lega uno sconto IMU del 50% e richiede a tal fine la registrazione del comodato (anche se verbale).
Ricordiamo, infatti, che la legge di stabilità 2016 (comma 10) prevedeva che la base imponibile ai fini IMU/TASI potesse essere ridotta del 50% per le unità immobiliari (ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta, entro il primo grado (genitori e figli), che le utilizzassero come abitazione principale. Per usufruire di tale agevolazione era necessario registrare il contratto di comodato (scritto o verbale).
La stessa agevolazione ed alle stesse condizioni è prevista per la nuova IMU introdotta con la Legge di bilancio del 2020.
La registrazione del contratto di comodato verbale
La registrazione di un contratto di comodato verbale avviene presentando a un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate:
- il modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia in cui, come tipologia dell’atto, dovrà essere indicato “Contratto verbale di comodato”
- ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro effettuato con modello F24 (codice tributo 1550).
Se, invece, si registra il contratto di comodato scritto, occorre assolvere anche l’imposta di bollo di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
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