Buongiorno, non so se potete aiutarmi ma vorrei qualche informazione.
Io sono un’estetista ma per un breve periodo sarò in naspi. Vorrei intraprendere l’attività della networker e vorrei sapere se al momento della maternità come lavoratore subordinato ne avrei comunque diritto facendo questo tipo di attività e cosa cambia a livello fiscale sia essendo eventualmente in naspi, sia in un’eventuale gravidanza.Ringrazio anticipatamente.Valentina
Naspi e lavoretto freelance per network online: si mantiene il diritto all’indennità?
Gli annunci che promuovono guadagni extra come secondo lavoro da network fanno molta presa sugli utenti disoccupati che necessitano di integrare le entrate. Ma qualcuno di questi potrebbe temere di perdere eventuali indennità percepite.
Non è il caso della Naspi.
L’Inps, infatti, con Messaggio 494/2016, ha confermato la piena cumulabilità e compatibilità della Naspi con i compensi provenienti “dallo svolgimento di lavoro occasionale di tipo accessorio nel limite complessivo di euro tre mila per anno civile”. In altre parole, è possibile mantenere il diritto alla Naspi e, contemporaneamente, guadagnare fino a 3 mila euro l’anno da prestazioni di lavoro accessorio, senza rischiare la sospensione o la riduzione dell’indennità di disoccupazione.
Ricordiamo invece che si perde la Naspi in caso di nuova assunzione, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, superiore a 6 mesi, con un reddito maggiore di 8 mila euro.
Se si supera l’importo ma entro i sei mesi, la Naspi sarà sospesa per la durata del lavoro, per poi venire nuovamente concessa al termine del contratto.
La Naspi è compatibile con lavori non a contratto che non determinano redditi superiori a 8 mila euro all’anno, in caso di lavoro parasubordinato, e 4.800 euro all’anno, in caso di lavoro autonomo.
Maternità Inps e lavoro per network online: sono compatibili?
L’Inps riconosce, come noto, cinque mesi di astensione obbligatoria per maternità. Ciò non implica la possibilità, in questo periodo, di fatturare. Pensiamo al caso di una lavoratrice che sia contemporaneamente dipendente part time e autonoma a partita IVA (verrà comunque riconosciuto un solo trattamento). Diverso il caso di guadagni con ritenuta d’acconto, che creano, stante all’opinione dominante, maggiori problemi di compatibilità.
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