Il 22 febbraio c’è stato il passaggio delle filiali Ubi a Bper Banca. Tale passaggio rientra in un accordo più ampio con il gruppo guidato da Carlo Messina per l’acquisizione di tre rami d’azienda (quella dei rami di proprietà di Intesa Sanpaolo ci sarà il 21 giugno 2021) , 486 filiali e 134 punti operativi. Un’operazione di ben 644 milioni di euro. La domanda che ci si pone quindi è cosa cambia in concreto per i correntisti, ecco una sintesi.
Cosa cambia per i correntisti ex Ubi: conto e carte di credito
I correntisti della ex Ubi hanno ricevuto una lettera con il nuovo Iban e numero di conto, entrambi validi dal 22 febbraio.
Le carte di credito, invece, sono valide fino alla loro scadenza se questa è in anticipo rispetto alla fine dell’anno o al 31 dicembre 2021 e per esse non è possibile modificare pin (Ubi/Bper). Inoltre non si possono più utilizzare le funzionalità per gestire la carta e nemmeno i servizi “Pronto in conto”, “Repower” e “Rateizza”. Si possono però ancora usare fino al 31 dicembre 2021 o alla scadenza della carta i piani di rateizzazione attivati in precedenza. In questi casi il debito residuo verrà addebitato in un’unica soluzione al momento dell’estinzione della carta.
Correntisti ex Ubi: carta debito, prepagate e filiali
Chi ha utilizzato una carta di prepagata Ubi dal 1° gennaio 2020 al 31 gennaio 2021 ne riceverà una nuova a casa ma con il logo Bper che si potrà usare previa attivazione. Dopo tale operazione sarà disponibile anche il saldo residuo della vecchia carta Ubi. Per chi invece non ha effettuato alcuna transazione con la carta nel periodo su indicato ci sarà la disattivazione completa della prepagata.
Infine un’altra modifica è quella delle filiali il cui logo è diventato Bper. Non cambia nulla per il personale in quanto molti dipendenti sono rimasti lì dov’erano. Questo è il link in cui si vedranno tutte le filiali Ubi coinvolte e a questo le nuove condizioni contrattuali in vigore dal 12 aprile.
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