La pensione senza contributi non esiste, ma l’INPS eroga prestazioni assistenziali a chi non ha mai lavorato se vengono rispettati determinati requisiti.
Tuttavia, esistono delle prestazioni assistenziali erogate dall’INPS che consentono di vedersi accreditati soldi ogni mese anche senza lavorare.
Pensione, i trattamenti assistenziali riconosciuti dall’INPS
Chi raggiunge i 67 anni e non ha maturato i contributi necessari all’accesso alla pensione non ha diritto ad alcun trattamento previdenziale.
Tuttavia, esistono dei trattamenti assistenziali che l’INPS riconosce a coloro che non hanno maturato abbastanza contributi per accedere alla pensione.
Tra i trattamenti assistenziali riconosciuti dall’INPS c’è l’assegno sociale, il contributo riconosciuto alle persone con almeno 67 anni, che si trovano in uno stato di difficoltà economica.
Se alla soglia dell’anzianità non avete maturato i requisiti per ottenere la pensione e non avete alcuna rendita che vi possa fare arrivare a fine mese potrete fare la richiesta per l’assegno sociale INPS.
Trattandosi di un trattamento assistenziale questo viene riconosciuto solamente a coloro che si trovano al di sotto di una determinata soglia di reddito.
Ci sono dei trattamenti assistenziali per le persone disoccupate, che hanno un’invalidità pari almeno al 74%.
Per accedere alla pensione di invalidità assistenziale è necessario avere maturato un numero minimo di anni di contributi.
Contributi volontari INPS per la pensione: quanto costano?
Per ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, si deve essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione dell’istanza,
- almeno 5 anni di contributi, indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione o all’interruzione del rapporto di lavoro che ha originato l’obbligo assicurativo.
Calcolo contribuzione volontaria
L’importo da versare si determina moltiplicando l’aliquota di finanziamento prevista nella gestione obbligatoria per la retribuzione settimanale imponibile percepita nell’anno di contribuzione precedente la data dell’istanza.
Si ricorda che per i lavoratori dipendenti l’aliquota di finanziamento è del 32,87%.