Phoenix memory su basket estrattivo: fino al 10% annuo

Questo phoenix memory ha scadenza a 5 anni è negoziato su SeDeX e prevede: il pagamento di cedole trimestrali con effetto memoria, autocall trigger trimestrale decrescente e protezione condizionata del capitale a scadenza.
4 anni fa
1 minuto di lettura
UBS Certificati Phoenix Memory: come investire su settore estrazione mineraria indirettamente

Questo Certificato Phoenix Memory è stato emesso da Leonteq l’11.03.2021, ha data di valutazione finale al 09.03.2026 (liquidazione il 16.03.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Link del prodotto

Punti salienti del certificato

  • Barriera europea sul capitale pari al 60% dei livelli iniziali
  • Trigger Cedole al 60% dei livelli iniziali
  • Cedole trimestrali del 2,5% con effetto memoria (max 10% p.a.)
  • Autocall trigger trimestrale (che permette di ricevere il rimborso anticipato) a partire dal 3° trimestre (09.12.2021) e decrescente a step del 5%: dal 100% all’80% dei livelli iniziali

Sottostanti

I sottostanti sono rappresentati da:

  • Rio Tinto: livello iniziale (6040 Gbp), Barriera/trigger cedola (3624 Gbp)
  • Glencore: livello iniziale (292,15 Gbp), Barriera/trigger cedola (175,29 Gbp)
  • Freeport McMoRan: livello iniziale (34,43 USD), Barriera/trigger cedola (20,658 USD)

Funzionamento

Il prodotto paga cedole trimestrali di 25 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando i sottostanti risalgono sopra il trigger.

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 3° trimestre e decrescente a step del 5%, dal 100%  all’80% dei livelli iniziali. Se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se ogni sottostante non scende sotto la barriera al 60% del livello iniziale il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-.
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Contributo fondo perduto decreto Sostegni: soggetti esclusi ed esempio di calcolo

Coprifuoco
Articolo seguente

Nuovo Dpcm 6 aprile dopo lockdown di Pasqua: incognita riaperture e spostamenti