La scuola riaprirà in presenza dopo Pasqua anche in zona rossa. E’ questo il messaggio che arriva dal governo per far ripartire al più presto le attività didattiche. Anche se la misura non sarà per tutti, bensì solo per gli alunni fino alla prima media.
Dal 7 al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia. Nonché della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado.
Scuola riapre in presenza dopo Pasqua
E’ quanto si legge nella bozza del decreto discusso in Consiglio dei ministri. La norma in questione, precisa il testo, “non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni, delle Province autonome“. Pertanto non è data possibilità ai presidenti di Regione, contrariamente a quanto avvenuto finora, di fare per conto loro. La disposizione è tassativa e di carattere nazionale.
Nella zona rossa, si legge nel provvedimento, “le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente in modalità a distanza“.
Nelle zone gialla e arancione le attività scolastiche e didattiche per il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgono integralmente in presenza. Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado vengono adottate forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinché sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50%, e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca.
Fino a 30 aprile no zone gialle, ma possibile deroghe
Contestualmente al decreto per la scuola, il governo sta studiando anche la possibilità di allentare le restrizioni generali anche in assenza di zona gialla. Qualche apertura in più delle attività commerciali sarà consentita in ragione del miglioramento della curva epidemiologica.
Dal 7 al 30 aprile nelle Regioni che si collocano in zona gialla verranno applicate le misure stabilite per la zona arancione. E’ quanto si legge nella bozza del decreto con le nuove norme anti-Covid esaminate dal Consiglio dei ministri. Tuttavia, si legge nel testo,
“in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del piano strategico nazionale dei vaccini, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento“.