Bonus Pubblicità, pubblicato l’elenco dei soggetti ammessi per l’anno 2020

I soggetti ammessi al Bonus Pubblicità 2020 potranno utilizzare tale credito di imposta in compensazione, utilizzando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Ade.
4 anni fa
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Con il decreto del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, pubblicato il 25 marzo 2021, viene approvato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del cosiddetto bonus pubblicità per l’anno 2020. Elenco allegato allo stesso provvedimento con l’indicazione dei singoli importi potenzialmente fruibili. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus Pubblicità 2020, di cosa si tratta?

Il bonus pubblicità 2020 è un credito d’imposta per gli investimenti incrementali in pubblicità su stampa, emittenti televisive ed emittenti radiofoniche, a favore dei titolari di partita iva.

Non sono previste altre forme pubblicitarie che possano rientrare nel bonus.
Il bonus è applicato nella misura fissa del 75% dei costi sostenuti, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre, per tali investimenti incrementali (almeno superiori al 1% della stessa tipologia di costi sostenuti nell’anno precedente).

Come utilizzare il credito d’imposta

Come già detto in apertura, il 25 marzo 2021, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del bonus pubblicità 2020; soggetti che ne avevano già fatto richiesta secondo le modalità previste dalla normativa.
Tutti i contribuenti ammessi al bonus pubblicità 2020 potranno usufruire del credito di imposta esclusivamente in compensazione, utilizzando il modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi.
In sede di compilazione del Modello F24 è necessario utilizzare il codice tributo 6900.
Nel decreto del 25 marzo 2021, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha specificato che, ai sensi della normativa di riferimento, “l’agevolazione è soggetta ai limiti dei regimi degli aiuti de minimis disciplinati dalla normativa europea, e che, per la corretta fruizione del credito di imposta, occorre tener presente le regole sul cumulo previste dai relativi regolamenti”.

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