L’Ecuador terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali domenica 11 aprile e i candidati in corsa sono il socialista Andres Arauz e il conservatore Guillermo Lasso. Il primo ha ottenuto il 32,7% e il secondo il 19,7% al primo turno del 7 febbraio scorso. Il candidato della sinistra parte super-favorito, potendo confidare teoricamente su un sostegno di circa il 70% dei consensi delle formazioni di sinistra. Tuttavia, nelle ultime settimane il quadro si sta evolvendo verso un apparente e clamoroso equilibrio tra i due campi.
Il mercato obbligazionario sta reagendo molto positivamente a questo trend. Le obbligazioni (in dollari) emesse dopo la ristrutturazione del debito sovrano nel luglio 2020 si mostrano tutte in rialzo. Il bond 31 luglio 2030 e cedola 0,5% (ISIN: XS2214238284) in tre settimane si è portato da 53 a quasi 60 centesimi, ai massimi da un mese e mezzo. Il bond 31 luglio 2035 e cedola 0,5% (ISIN: XS2214238441) è salito nello stesso periodo da 41 a circa 46,5 centesimi, mentre il bond 31 luglio 2030 e cedola 0,5% (ISIN: XS2214239175) è passato da meno di 39 a più di 44 centesimi.
Bond Ecuador risalgono ai livelli di inizio marzo, c’è una timida speranza per gli obbligazionisti
Possibile prosieguo del recupero dopo domenica prossima
Il terzo arrivato, l’ambientalista Yanu Perez, escluso per un soffio dal ballottaggio, sta invitando al boicottaggio della tornata elettorale, mentre diverse associazioni in rappresentanza degli indigeni stanno facendo campagna per Arauz. Ad ogni modo, quest’ultimo non è più dato per sicuro vincente e il mercato starebbe con ogni evidenza scommettendo sulla vittoria di Lasso, le cui politiche liberali in economia vengono percepite più rassicuranti e in continuità con quelle di Lenin Moreno, il presidente in carica che ha preferito non ripresentarsi alle elezioni per un secondo mandato, travolto dall’impopolarità delle proteste di piazza dell’ottobre 2019 e della ristrutturazione del debito con annesso prestito del Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel 2020.
Tra le misure annunciate da Arauz, la distribuzione di 1 miliardo di dollari delle riserve valutarie a 1 milione di famiglie povere già nel corso della prima settimana di presidenza. Il socialista esibisce anche toni più duri contro l’FMI per via dell’ostilità alle politiche di austerità. Nel caso di vittoria inattesa di Lasso, i bond appaiono destinati a segnare recuperi ben più cospicui nelle prossime settimane, magari riportandosi ai livelli precedenti al primo turno delle presidenziali, cioè fin sopra i 60 centesimi.