Siete in attesa dei rimborsi dei voucher concerti ai quali non avete potuto assistere a causa delle restrizioni anti Covid? È arrivata la mazzata, ora dovrete aspettare 3 anni prima di vedervi restituiti i vostri soldi.
Rimorso concerti, prorogata la scadenza
Un emendamento al Decreto Sostegni, proposto dai senatori del Partito Democratico Roberto Rampi e Francesco Verducci, ha stabilito che la scadenza per il pagamento dei rimborsi per i voucher concerti, va posticipata. In pratica, tale scadenza verrà praticamente raddoppiata, da 18 a 36 mesi, facendo quindi slittare a 3 anni il pagamento dei biglietti di concerti non andati realmente in scena a causa della pandemia.
Lo scorso anno i voucher concerti erano stati approvati proprio per coprire le problematiche relative ai tanti spettacoli dal vivo non andati in scena a causa della pandemia. Il funzionamento dei voucher concerti è il seguente: l’utente possessore del ticket in questione ha diritto a spendere il valore del voucher che è equivalente alla somma spesa per l’evento che poi era stato annullato o rinviato. Il voucher può essere speso su un altro evento del medesimo organizzatore.
Voucher concerti rimborsati dopo 36 mesi
Fino ad ora il periodo valido per questo era 18 mesi, al termine dei quali l’organizzatore si impegnava a rimborsare la somma rimanente nel valore del voucher. Ora però arriva la proroga, 36 mesi prima della scadenza del ticket in questione. Gli utenti in possesso quindi possono ancora utilizzarlo per altri eventi al fine di scalare la somma prevista. Benché il decreto voglia in qualche modo dare una mano a una categoria, quella dello spettacolo, messa in ginocchio, è evidente che d’altro canto, quella dei consumatori (in queso caso i potenziali spettatori) si sente invece presa in giro.
A tal proposito è intervenuto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Estendere il voucher da 18 mesi a 3 anni significa rimandare la restituzione dei soldi di un altro anno e mezzo. Non è certo così che si incoraggiano gli spettatori ad andare ai concerti”.