Il maxi-emendamento al DL Sostegni prevede anche un nuovo “Bonus 1000 euro” per quelle attività che non hanno i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto. Si tratta, in particolare, di tutti quei soggetti che hanno attivato la partita IVA nel 2018 ma avviato l’attività soltanto nel 2019. Questi soggetti sono stati esclusi dal contributo a fondo perduto in quanto non avevano il requisito del calo di fatturato del 30% nel 2020 rispetto al 2019. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Contributo a fondo perduto
Il decreto sostegni ha previsto un contributo a fondo perduto a favore dei titolari di partita IVA, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate (codice ATECO).
L’importo del contributo a fondo perduto viene determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, e può variare da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri soggetti, e un massimo di 150 mila euro.
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile; oppure chi ha attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019 (in questo caso non è richiesto alcun limite di calo del fatturato).
Ad oggi, dunque, sono rimasti esclusi tutti quei soggetti che hanno attivato la partita IVA nel 2018 ma avviato l’attività soltanto nel 2019, per i quali non si è potuto verificare alcun calo di fatturato.
Nel maxi emendamento al decreto sostegni si sta pensando ad una soluzione al problema appena descritto.
Bonus 1000 euro per gli esclusi del contributo a fondo perduto
Il maxi emendamento ad decreto sostegni, come già detto, prevede anche una modifica alla misura del contributo a fondo perduto.
Sostanzialmente, verrà istituito un nuovo bonus 1000 euro a favore di quei soggetti che hanno attivato la partita IVA nel 2018 ma avviato l’attività soltanto nel 2019.
Ad ogni modo, anche in questo caso, sussisterebbero gli altri requisiti del contributo a fondo perduto, ossia:
- partita IVA attiva al 23 marzo 2021;
- volume d’affari 2019 entro non superiore a 10 milioni di euro.
Infine, ricordiamo che l’emendamento dovrà ancora essere approvato in parlamento. Per ulteriori dettagli bisognerà attendere la lettura del testo definitivo.
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