Tod’s e LVMH, alle due aziende “piace stare insieme”, il matrimonio s’ha da fare

Della valle: un giorno potrei vendere a Bernard Arnault. La super holding del lusso francese attualmente detiene una consistente quota di Tod’s, circa il 10%.
4 anni fa
1 minuto di lettura
Diego Della Valle dà l'addio a Piazza Affari

Il matrimonio tra Tod’s e LVMH s’ha da fare, ma forse i tempi non sono ancora maturi.

Il capo del gruppo italiano di lusso Tod’s, Diego Della Valle, ha detto che se mai avesse deciso di vendere la sua azienda sarebbe stato al capo di LVMH, Bernard Arnault (oggi il terzo uomo più ricco del mondo), ma ha anche aggiunto che attualmente non ha intenzione di farlo. È la sintesi di quanto dichiarato dallo stesso Della Valle al Financial Times Luxury Summit.

Ad ogni modo, la super holding del lusso francese già detiene una consistente quota di Tod’s, circa il 10%.

Tod’s e LVMH stanno bene insieme

Il fondatore e presidente di Tod’s, Diego Della Valle, ha affermato che la recente decisione di LVMH di aumentare la propria partecipazione in Tod’s al 10% può essere vista come il fatto che alle 2 aziende “piace stare insieme”.

Parole d’affetto quelle che il patron di Tod’s ha rivolto a Bernard Arnault, capo di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton LVMH, la più grande holding di marchi di lusso al mondo.

LVMH è una multinazionale francese, proprietaria di oltre settanta marchi di alta moda come Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Céline, Loro Piana e Louis Vuitton; di orologi come TAG Heuer; di gioielli come Tiffany & Co.; di vini come Moët & Chandon; alberghi di lusso e molto altro ancora.

Se un giorno decidessi di vendere, ha dichiarato Diego Della Valle, “credo in persone come Bernard”.

Il presidente Tod’s ha anche aggiunto che si sta preparando a fare un passo indietro dalla gestione quotidiana del gruppo: “sono pronto a liberare il mio tempo del 60-70%”, ha detto.

 

Articoli correlati

Nuove imprese a tasso zero: da oggi l'invio delle domande ad Invitalia
Articolo precedente

Nuove imprese a tasso zero: da oggi l’invio delle domande ad Invitalia

Articolo seguente

Giovani lavoratori: in pensione a 70 anni con assegni da fame