Bonus lavoratori agricoli: le novità nel DL Sostegni Bis

Nel Decreto Sostegni bis in fase di approvazione non dovrebbe mancare il Bonus lavoratori agricoli 2021.
4 anni fa
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Nel Decreto Sostegni bis in fase di approvazione non dovrebbe mancare il Bonus lavoratori agricoli 2021. Per questa categoria, esclusa da qualsiasi benefit economico nel primo decreto sostegni, il Ministro Patuanelli ha garantito nuove indennità.

Si sta ancora lavorando sui dettagli di questa agevolazione. Per ora, si possono avanzare ipotesi (considerando i bonus agricoli dello scorso anno), in attesa di conferme quando il Decreto Sostegni bis sarà approvato.

Quali dovrebbero essere i requisiti, le tempistiche e gli importi del contributo?

Bonus lavoratori agricoli: requisiti, importi

Per chi ha già usufruito delle indennità 2020 possedendo i requisiti richiesti, i bonus lavoratori agricoli dovrebbero essere versati direttamente sul conto corrente.

I requisiti dovrebbero essere gli stessi richiesti nei passati ristori (Decreto Rilancio e Decreto Cura Italia) ovvero:

– non titolari di alcun tipo di pensione;

– almeno 50 giornate di lavoro agricolo accumulate nel 2019.

In riferimento al quantum, il precedente bonus agricoli 2020 prevedeva 2 agevolazioni di 600 euro ciascuno una tantum per complessivi 1.200 euro.

Per velocizzare i tempi e semplificare la procedura per il bonus lavoratori agricoli 2021, si pensa di ampliare la platea dei beneficiari del bonus stagionali e occasionali. Se venisse confermata questa soluzione, i lavoratori agricoli avrebbero diritto ad un bonus di 2.400 euro (il doppio dello scorso anno) come quello riconosciuto a lavoratori stagionali, autonomi occasionali, lavoratori dello spettacolo secondo quanto previsto dal Decreto Sostegni bis.

Contributo a fondo perduto per partita IVA con reddito agrario

Sembra più chiara la posizione per le partita IVA con reddito agrario. L’art. 1, c. 5, del Decreto Sostegni bis stabilisce che i contributi a fondo perduto per partita IVA sono validi anche per i redditi agrari. Ai soggetti appartenenti a questa categoria spetteranno gli stessi ristori previsti per gli altri settori. Chi ha già ottenuto l’incentivo, riceverà automaticamente le nuove risorse.

Le partita IVA con reddito agrario che non hanno mai ricevuto il contributo – e che hanno registrato una perdita di fatturato del 30% calcolato considerando il 2019 e il 2020 – dovranno presentare domanda.

Lo Stato riconoscerà una percentuale variabile (dal 20% al 60%) del calo medio mensile registrato a seconda di determinati scaglioni di fatturato.

Operai agricoli: Cassa integrazione Covid

Per il 2021, gli operai agricoli possono fruire di una cassa integrazione Covid apposita, la CISOA, per massimo 120 giorni (nel periodo compreso tra il 1°aprile ed il 31 dicembre 2021).

La CISOA è compatibile con la cassa integrazione ordinaria, non comporta una diminuzione del numero delle ore.

Le imprese agricole e gli agriturismi che si trovano in zone montane possono fruire del fondo dedicato ai comuni montani: per il 2021, il fondo è di circa 700 milioni di euro.

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