Rc auto online: Ivass segnala altri 20 siti internet irregolari

Ivass segnala che sono in rete altri 20 siti internet che propongono polizze Rc auto a basso costo. Ma sono irregolari o fasulli.
4 anni fa
2 minuti di lettura
assicurazione rc auto

Crescono i siti internet che propongono polizze Rc auto fasulle o irregolari. Lo fa notare l’Ivass, l’istituto nazionale per la vigilanza sulle assicurazioni che monitora costantemente i tentativi di truffa.

Stipulare la polizza Rc auto online è spesso vantaggioso e anche comodo. I risparmi possono arrivare anche al 30% rispetto al canale tradizionale delle agenzie di assicurazione. A volte, però, si rischia di incappare in imbrogli e fregature con soldi che spariscono e polizze di assicurazione che non vengono mai stipulate.

Rc auto, aumentano le truffe su internet

Ma come si incappa nelle truffe Rc auto online? Il cliente, spesso attirato dal risparmio della Rc auto, magari dopo aver ricevuto messaggi promozionali, si registra sul sito internet dell’assicurazione. Poi, una volta inviati i propri dati e ottenuto il preventivo, il cliente manda il denaro e la polizza viene inviata in pochi minuti.

In pochi istanti arriva il contratto Rc Auto via mail con tutte le specifiche richieste, ma poi il veicolo non viene assicurato. Speso succede, invece, che è  assicurato regolarmente, ma per un periodo più breve rispetto a quello richiesto dal cliente, con un massimale più basso o con coperture assicurative diverse.

Così come può succedere, anche, che le classi di merito non siano adeguatamente rispettate e in caso di sinistro l’assicurato è chiamato a rispondere in tutto o in parte anche direttamente. E’ quindi bene fidarsi solo delle compagnie assicuratrici online riconosciute e maggiormente note.

20 nuovi siti internet irregolari

E’ di questa settimana la notizia che l’Ivass ha segnalato altri 20 siti Internet fasulli. Si tratta di:

www.aleainsurance.org;

www.ferrara-broker.it;

www.assicurazioni-abate.com;

www.ferro-assicurazioni.it;

www.agenziamaltese.com;

www.ilcomparatore.godaddysites.com;

www.assicurazionirapide.com;

www.migliori-assicurazioni.com;

www.Assicurazioni-Temporanee.net;

www.millionaireassicurazione.com;

www.assicurazioneveloceonline.com;

www.mondo-polizza.org;

www.

clientiagenziaprima.com;

www.polizzaveloce.godaddysites.com;

www.confrontapolizze.godaddysites.com;

www.tbroker.org;

www.facilemilanoassicurazioni.com;

www.treaassicurazioni.com;

www.facileassicurare.weebly.com;

www.zannonibroker.it.

La distribuzione di polizze assicurative tramite detti canali risulta irregolare. Le polizze Rc auto stipulate dai clienti sono false e i relativi veicoli non risultano regolarmente assicurati.

Come accorgersi della truffa

L’Ivass consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati. Quindi di consultare sul proprio sito questi tre punti:

  1. gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la Rc auto, italiane ed estere);
  2. il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
  3. l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.

L’Ivass raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via whatsapp), soprattutto se di durata temporanea. In particolare, l’Istituto consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati.

Siti Rc auto irregolari in aumento

Ma come accorgersi della fregatura? Come detto, i siti internet che distribuiscono polizze Rc auto inesistenti sono in forte aumento. Il rischio è che il proprietario dell’auto rimanga scoperto e, in caso di sinistro con colpa, debba pagare di tasca propria.

Come afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

“i siti fake sono ormai diventati un’emergenza di cui deve occuparsi anche il legislatore. E’ evidente che serve un intervento del legislatore, sia per inasprire le pene per questi truffatori che per attenuare le sanzioni per il consumatore che in perfetta buona fede sottoscrive polizze false”.

Cosa rischiano gli si rischia

Nel 2019, per la violazione dell’art. 193 del Codice della strada, sono state comminate dalle forze dell’ordine 177.029 multe, 66.801 da carabinieri, 55.747 dalla polizia e 54.481 dai vigili dei Comuni capoluogo.

Multe che variano da 849 a 3.396 euro. Molti automobilisti non sapevano che il loro veicolo non era assicurato perché vittime di una truffa. Ma l’art. 193 CdS, purtroppo, non distingue tra chi, con dolo, decide consapevolmente di non assicurarsi e chi incautamente si è fidato di un sito fake.

Al di là delle sanzioni, però, il rischio maggiore è legato al possibile sinistro con colpa. Se il veicolo non è assicurato, si rischia di pagare di tasca propria i danni causati a terzi.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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