Alitalia: al via la cura dimagrante con 7.500 esuberi

Alitalia volerà fino a fine agosto poi decollerà Ita. Previsti 7.500 esuberi, nuovi contratti e stipendi più bassi per chi resta.
4 anni fa
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Inizia la cura dimagrante di Alitalia. La compagnia di bandiera tricolore volerà ancora per la prossima estate, ma poi da settembre non esisterà più. Al suo posto dovrebbe decollare Ita, la nuova società che rileverà da Alitalia 60 aerei e metà del personale.

La nuova compagnia aerea nazionale risulterà cos’ fortemente ridotta, sia di flotta che di rotte. Ma, cosa più importante, sarà il taglio del personale che passerà dagli oltre 11.500 dipendenti a circa la metà.

Alitalia a fine corsa

Dopo 45 anni, quindi, Alitalia terminerà la sua corsa.

L’intesa per la nascita di Ita è stata raggiunta dopo un incontro fra Commissione Ue e il governo, annunciata al termine dell’incontro a Bruxelles tra il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti con la commissaria Margrethe Vestager, con il responsabile dell’Economia Daniele Franco.

L’accordo si basa sostanzialmente su un ridimensionamento di circa il 50% di Alitalia. Restano da definire però aspetti importanti, come gli esuberi del personale di volo e di terra. La voce insistente è che solo 3.000-3.500 lavoratori verrebbero assunti subito da Ita, pertanto ci sono 7.500 esuberi potenziali.

7.500 esuberi

La parte dei velivoli sarà trasferita direttamente a Ita in forma ridotta, con meno della metà degli aeromobili e un taglio significativo del personale. Lo stesso avrà nuovi contratti, meno onerosi. Il piano di Ita prevede inizialmente 47 aerei passeggeri, di cui solo sei di lungo raggio, rispetto a una flotta Alitalia che era di 104 aerei a fine 2019.

L’Europa chiede che le attività di handling e manutenzione, con oltre 4.000 dipendenti complessivi, siano vendute al più presto dai commissari di Alitalia. Anche il marchio (valore di libro 150 milioni) sarà messo all’asta.

Ita potrà partecipare ai bandi di gara sul marchio, su handling e manutenzione, potrà avere anche quote di maggioranza su handling. Potrà però avere solo una quota di minoranza per la manutenzione, per la quale c’è l’interesse di Atitech.

Ita non potrà avere il programma di fedeltà clienti MilleMiglia.

Stipendi al 50 per cento

Nel frattempo restano in bilico i pagamenti degli stipendi. Le ultime notizie dicono che, a seguito dell’ultima approvazione del finanziamento per Alitalia e in attesa dei tempi necessari alla effettiva erogazione dello stesso, la compagnia ha provveduto al pagamento del 50% degli stipendi.

Ne danno comunicazione i commissari di Alitalia, Gabriele Fava e Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso ai dipendenti.

Stiamo lavorando per accelerare il pagamento del rimanente 50%, che sarà accreditato non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate per la compagnia“.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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