Dichiarazione redditi: arrotondamenti e conversioni in euro

I dati riferiti a redditi e spese in dichiarazione dei redditi devono riportarsi in unità di euro, anche se espressi in valuta estera
3 anni fa
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Dichiarazione redditi: arrotondamenti e conversioni in euro

Tempi di dichiarazione redditi 2021 (anno d’imposta 2020) e, quindi, tempi di conoscere alcune regole fondamentali ai fini della corretta compilazione. Tra queste quelle relative agli arrotondamenti ed alla conversione in euro degli importi da indicarvi (redditi, spese detraibili e deducibili, ecc.).

Dichiarazione redditi: come fare gli arrotondamenti

I redditi e le spese detraibili/deducibili in dichiarazione dei redditi (Modello 730 e Modello Redditi) devono essere riportati in unità di euro. A tal fine occorre arrotondare eventuali importi decimali.

In dettaglio, la regola prevede che l’arrotondamento deve essere fatta all’unità di euro e ciò deve avvenire per:

  • eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a cinquanta centesimi di euro (esempio, se l’importo della spesa detraibile da indicare è pari a 150,50 euro, l’arrotondamento deve essere fatto a 151,00 euro; stessa cosa se ad esempio la spesa da riportare è pari a 150, 60 euro)
  • difetto se la frazione decimale è inferiore a cinquanta centesimi di euro (esempio, se l’importo della spesa detraibile da indicare è pari a 150,46 euro, l’arrotondamento deve essere fatto a 150,00 euro).

La conversione in euro in dichiarazione redditi

Come anticipato, la dichiarazione dei redditi deve essere compilata in unità di euro.

Quindi, laddove, ad esempio, occorre riportavi un reddito o una spesa espressi in valuta estera, bisogna preliminarmente procedere alla loro conversione in euro.

A questo proposito le istruzioni ministeriali al modello dichiarativo (Modello 730/2021 e Modello Redditi/2021) espongono le seguenti regole:

  • ai fini della conversione in euro deve essere utilizzato il cambio indicativo di riferimento del giorno in cui i redditi sono stati percepiti o le spese sostenute o quello del giorno precedente più prossimo.
  • se in quei giorni il cambio non è stato fissato, va utilizzato il cambio medio del mese.

I cambi del giorno delle principali valute sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. I numeri arretrati della Gazzetta possono essere richiesti alle Librerie dello Stato o alle loro corrispondenti.

Ad ogni modo, è possibile conoscere il cambio in vigore in un determinato giorno attraverso il sito Internet della Banca d’Italia, all’indirizzo https://www.bancaditalia.it/compiti/operazioni-cambi/cambi/index.html.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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