È ammesso dedurre spese relative alla procedura di adozione di minori stranieri (deduzione spese per adozione internazionale). Il beneficio è ammesso non per l’intera spesa bensì per il 50% dell’onere stesso.
La deduzione avviene secondo il principio di cassa. Quindi nella Dichiarazione redditi 2021 (Modello 730 o Modello Redditi) occorre riportare in deduzione il 50% della spesa sostenuta nel 2020 (l’indicazione avviene rispettivamente a rigo E26 o RP26, utilizzando il codice 21).
Deduzione spese per adozione: serve la certificazione dell’ente
La spesa su cui è ammessa la deduzione è quella certificata nell’ammontare complessivo dall’ente autorizzato che ha ricevuto l’incarico di curare la procedura di adozione.
Laddove nella citata certificazione sia indicata la quota di spesa sostenuta da ciascun genitore, a tale indicazione deve farsi riferimento, per suddividere la deduzione tra i genitori. Per contro, se la spesa è sostenuta da un solo genitore, in quanto l’altro coniuge è a suo carico, la deduzione spetta esclusivamente al coniuge che ha sostenuto l’onere (in questo caso l’ente, dietro indicazione del genitore, rilascerà la certificazione intestata a questi per l’intera spesa).
Alcune spese ammesse alla deduzione per adozione internazionale
A titolo esemplificativo rientrano tra le spese deducibili anche quelle:
- riferibili all’assistenza che gli adottanti hanno sostenuto per la legalizzazione o traduzione dei documenti
- la richiesta di visti
- i trasferimenti
- il soggiorno all’estero
- l’eventuale quota associativa nel caso in cui la procedura sia stata curata da enti
- le spese per incontri postadottivi ai fini della verifica del corretto inserimento del minore (in tal caso ai fini del beneficio fiscale è necessario che la procedura di adozione preveda anche tali verifiche)
- ecc.
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