Il rally di Tod’s non accenna a fermarsi e anzi rinnova la sua forza con un nuovo importante segnale tecnico di continuazione.
Ad ottobre 2020, i prezzi di Tod’s erano ai minimi storici, circa 18 euro ad azione. Adesso, a distanza di qualche mese, le quotazioni del titolo sono tornate ai massimi da novembre 2018, in area 52,90.
I motivi che stanno spingendo sempre più il titolo sono molteplici: l’effetto Chiara Ferragni (che è entrata a far parte del consiglio di amministrazione della società), l’aumento della quota di Lvhm nel gruppo, conti trimestrali sopra le attese.
Tod’s, importante segnale tecnico
Nella giornata di ieri, Tod’s ha superato il fatidico livello di 50 euro ad azione, chiudendo la giornata a 52,90. Prezzi che non si vedevano dall’ormai lontano novembre 2018.
Non solo, la forza del titolo sembrerebbe essersi rinnovata con un buon segnale tecnico di continuazione.
Il trend di fondo è chiaramente rialzista. Nelle ultime sessioni si è potuto assistere ad una breve fase di accumulazione del titolo, che si è conclusa proprio nella giornata di ieri, con una candela dal corpo lungo, che apre in leggero gap up, in area 49,74, sopra la resistenza. La rottura è stata accompagnata da volumi considerevoli (748.666), nettamente sopra la media.
Dove si potrà arrivare?
Ci si chiede, dove potrà arrivare Tod’s? Tutto, ovviamente, dipenderà da molti fattori: innanzitutto, c’è la questione Lvmh che potrebbe continuare ad acquisire ulteriori quote della società italiana; poi bisognerà capire quanto, nei prossimi mesi, la società riuscirà ad aumentare i volumi di vendita.
Ad ogni modo, analizzando il grafico da un’altra prospettiva, si potrebbe ipotizzare che la fine del rally non sia così vicina.
I margini di crescita sono ancora molto ampi e in tanti si stanno chiedendo se Tod’s riuscirà a tornare ai massimi storici registrati nel 2013, in area 140 euro ad azione. Impresa, ad oggi, decisamente ardua ma forse non irrealistica.
Disclaimer
Quest’articolo è da considerarsi ai soli fini informativi e non intende essere in alcun modo una raccomandazione d’investimento.
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