Voltura 2.0, il catasto diventa digitale

Cosa cambia con l’avvento del catasto digitale Voltura 2.0. Dal 1 luglio accessibile ai professionisti e dal 2022 a tutti.
3 anni fa
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Anche il catasto diventa digitale. Dopo la precompilata 730 e le dichiarazioni Iva in forma telematica, anche le volture catastali si digitalizzano. Il nuovo sistema si chiama Voltura 2.0 e rappresenta una vera e propria rivoluzione fiscale.

La digitalizzazione del catasto, iniziata tempo fa, darà la possibilità a tutti i cittadini di disporre di una precompilata sulla voltura catastale degli immobili. Un servizio web che eviterà di perdere tempo nei vari uffici e di conoscere in tempo reale i dati aggiornati a catasto.

Catasto digitale

Ma come funziona il nuovo catasto digitale? Tutto è affidato a un software – spiega l’Agenzia delle Entrate – che utilizza servizi interattivi che consente l’accesso alle informazioni presenti nei database catastali e ipotecari, nonché in Anagrafe Tributaria. Dati utili per la predisposizione degli aggiornamenti da effettuare a catasto.

In pratica, con semplice clic e in pochi minuti si potrà cambiare destinazione d’uso dell’immobile, segnalare una modifica nello stesso o indicare l’apertura di un porta, una finestra, ecc. Il tutto comodamente da casa, a qualsiasi ora, senza dover fare file in Agenzia delle Entrate o prendere appuntamenti a volte scomodi.

Voltura 2.0

Il nuovo sistema del catasto digitale si chiama Voltura 2.0 e segna un netto stacco con il passato. Frutto di anni di lavoro e di implementazioni informatiche sui database, il software sarà disponibile già da luglio 2021 per i professionisti (notai, geometri, tecnici, ecc.). Mentre per i cittadini sarà disponibile a partire dal 1 gennaio 2022.

“Sono innovazioni che entreranno nella nostra quotidianità segnando un percorso che non potrà più essere ripensato“,

ha spiegato al Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. Del resto, l’obiettivo del fisco italiano è quello di snellire e semplificare le procedure rendendo più semplice il pagamento delle tasse. Obiettivo perseguibile solo eliminando tutti quei passaggi burocratici e perdite di tempo che appesantiscono le procedure.

Il Sistema Integrato del Territorio

Il catasto digitale si basa su un meccanismo di mappatura del territorio chiamato SIT, acronimo di Sistema Integrato del Territorio. SI tratta di un potentissimo software in grado di catalogare in tempo reale le unità immobiliare presenti in ogni Comune.

Il SIT, di fatto, permette alla Pubblica amministrazione di raccogliere e visionare ogni atto ed elaborato registrato nel sistema informativo fiscale. Un pieno accesso al database del catasto volto alla riclassificazione del valore degli immobili e al ricalcolo di tributi come l’imposta municipale unica e l’imposta di registro. Grazie alla SIT  il fisco avrà, in un’unica piattaforma, i dati (atti, valori catastali, elaborati, mappe, immagini satellitari) di oltre 70 milioni di abitazioni.

L’Agenzia delle Entrate sarà in grado di assegnare un valore indicativo di mercato a ogni immobile in maniera tale da rendere coerenti i valori immobiliari e i valori fiscali di ogni casa. Un cambiamento epocale per il catasto urbano, già in cantiere da anni, ma che la pandemia e il ricorso alla digitalizzazione ha accelerato.

In questo quadro, la voltura digitale del catasto sarà utile anche alla vita delle imprese e operatori commerciali favorendo adeguamenti e cambi di destinazione d’uso in tempo reale.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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