Il decreto Sostegni bis (decreto-legge n. 73 del 2021) è in fase di conversione in legge e tra gli emendamenti proposti vi è quello che potrebbe portare uno stanziamento per nuove risorse (circa 300 milioni di euro) da destinare agli eco-incentivi per il comparto auto (bonus auto).
Altro emendamento allo studio dell’esecutivo è l’innalzamento delle soglie di emissione di anidride carbonica (CO2) in base alle quali è tassato il fringe benefit rappresentato dal veicolo concesso in uso promiscuo ai lavoratori per i contratti stipulati dal 1° luglio 2020.
Bonus auto: dallo sconto sul prezzo all’ecotassa
Negli ultimi tempi il legislatore ha dimostrato particolare attenzione al rinnovo del parco auto italiano puntando sulla riduzione delle emissioni di agenti inquinanti e promuovendo l’acquisto di veicoli ibridi.
In che modo?
Da un lato offrendo incentivi agli acquirenti nella forma dello sconto sul prezzo di acquisto per i veicoli a basso inquinamento (veicoli emissioni di CO2 rientranti in determinati scaglioni e veicoli elettrici) oppure disincentivando l’acquisto di veicoli inquinanti attraverso l’istituzione della c.d. ecotassa.
Ad esempio, la legge di bilancio 2019 riconosce un contributo a coloro che acquistano e immatricolano in Italia un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie da L1e a L7e. Il beneficio è pari al 30% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 3.000 euro, e viene applicato direttamente dal venditore nella forma dello sconto sul prezzo di vendita.
Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano poi al venditore l’importo del contributo e recuperano a loro volta tale importo sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione nel Modello F24.
Si tratta del c.d. incentivo “ecobonus mobilità sostenibile”.
Oppure si pensi al contributo (previsto sempre dalla manovra di bilancio 2019) in favore di coloro che acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia (dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021) veicoli (nuovi di fabbrica) classificati di categoria M1 (veicoli addetti al trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente).
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