Bonus per redditi bassi: quali sono automatici e per quali va fatta domanda

Bonus per redditi bassi: quali sono automatici e per quali va fatta domanda. Facciamo chiarezza in merito, dal bonus luce a quello Irpef. Ma anche bonus gas, bonus acqua e reddito di cittadinanza.
3 anni fa
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Bonus per redditi bassi: quali sono automatici e per quali va fatta domanda
Bonus per redditi bassi: quali sono automatici e per quali va fatta domanda

Per i bonus per redditi bassi: quali sono automatici e per quali va fatta domanda? Perché ci sono prestazioni sociali ed assistenziali per le quali non è necessario presentare la domanda. O al più si presenta solo la prima volta. Mentre per altri bonus per redditi bassi, invece, occorre periodicamente presentare di nuovo la domanda. Oppure è necessaria la conferma dei requisiti reddituali, per esempio, aggiornando l’ISEE scaduto.

Bonus luce, gas e acqua automatici, ma con una eccezione

Tra i bonus che sono diventati automatici spiccano quelli relativi alle utenze acqua ed energia.

Ovverosia il bonus gas, il bonus idrico ed il bonus elettrico per disagio economico. Per ottenere questi bonus, infatti, è necessario solo mantenere aggiornato annualmente l’ISEE presentando la DSU – Dichiarazione Sostitutiva Unica. Fa eccezione invece, e per il momento, il bonus elettrico per disagio fisico per il quale resta l’obbligo di presentazione della domanda al comune o recandosi al CAF.

Bonus Irpef 100 euro direttamente in busta paga, ecco per chi

Tra i bonus automatici, in quanto riconosciuti direttamente in busta paga, spicca il bonus Irpef 100 euro per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato con i redditi compresi tra 26.600 euro e 40.000 euro. Per ulteriori approfondimenti al riguardo si rimanda alla lettura di questo articolo.

Bonus per i quali serve la domanda, il caso del reddito di cittadinanza

Ci sono poi bonus e prestazioni sociali che, pur mantenendo i requisiti di accesso alla misura, ai fini dell’erogazione richiedono la presentazione di una nuova istanza. Tra questi spicca il reddito di cittadinanza la cui durata, a patto di mantenere i requisiti, è pari a 18 mesi.

Trascorsi i 18 mesi, infatti, l’erogazione del reddito di cittadinanza potrà continuare solo dopo aver presentato di nuovo la domanda. E comunque, trascorsi i 18 mesi, c’è la sospensione del riconoscimento del reddito di cittadinanza per un mese.

Così come è attualmente previsto dalla legge.

Se il richiedente il rinnovo è lo stesso componente del nucleo familiare? Allora il reddito di cittadinanza sarà erogato sempre sulla stessa carta Postepay. Quella dove sono state accreditate le prime 18 mensilità del sussidio.

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