Salve, vi scrivo perché lavoro a livello locale nell’organizzazione eventi. Potrete capire quanto il Covid abbia penalizzato il mio settore. Tanto che sto valutando chiudere la partita IVA. Ma mi hanno detto che è stato previsto un reddito di cittadinanza, 800 euro al mese per ogni titolare di p iva che si trova nella mia situazione di calo di fatturato. E’ vero? come devo muovermi per chiederlo?
IL BONUS ISCRO: l’indennità per i lavori autonomi
Con molta probabilità, il nostro lettore si riferisce al nuovo Bonus ISCRO anche se non è specificata l’attività effettivamente svolta.
La misura di sostegno, introdotta dalla Legge n°178/2020 (comma 386, Legge di bilancio 2021), prevede l’erogazione di un’indennità mensile trai i 250 euro e gli 800 euro (bonus 800 euro), a seconda dei requisiti posseduti dal richiedente.
Nelle more della riforma degli ammortizzatori sociali”, l’istituzione, in via sperimentale per il triennio 2021-2023, di una nuova indennità denominata ISCRO rivolta ai lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR).
L’indennità è prevista per il 2021, per il 2022 e per il 2023.
La domanda del bonus 800 euro va presentata all’INPS entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati.
Con la circolare 30 giugno 2021, n. 94, l’INPS ha fornito specifiche istruzioni operative per ottenere il bonus.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domande per il nuovo bonus 800 euro coloro che presentano i seguenti requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Il bonus è pari al 25 per cento dell’ultimo reddito da lavoro autonomo diviso per due semestri.