I Giochi Olimpici di Tokyo si apriranno il 23 luglio e si concluderanno l’8 agosto. Saranno seguiti dai Giochi Paralimpici, che si terranno tra il 24 agosto e il 5 settembre. I primi riguarderanno 33 sport e 339 eventi, i secondi 22 sport e 539 eventi. Così come gli europei di calcio, anche i Giochi Olimpici si sarebbero dovuti disputare nell’estate del 2020. Il rinvio fu dovuto all’emergenza Covid.
Ad un anno di distanza, tuttavia, il Giappone rischia di ospitare la manifestazione nel momento peggiore. Il numero dei contagi sta risalendo nel Sol Levante, pur tenendosi nell’ordine delle 3.000 unità al giorno, relativamente contenute per un paese da 126 milioni di abitanti.
Un sondaggio ha trovato che l’80% dei giapponesi sarebbe contrario alla manifestazione. In effetti, non si respira certo un clima gaudente, se è vero che la Prefettura di Tokyo abbia imposto il quarto “lockdown” per tutta la durata dell’evento. Se prima era stato disposto il divieto di ingresso agli stranieri, da qualche giorno è stato deciso che neppure gli stessi giapponesi potranno presenziare alle gare. Fino a poco prima, il permesso era stato limitato a 10.000 spettatori.
Alti costi e scarsi ricavi per i Giochi Olimpici di Tokyo
Il Giappone avrebbe persino preso in considerazione la cancellazione definitiva dei Giochi Olimpici, ma alla fine ha optato per contenere le perdite. Il costo di questo evento è stimato in oltre 15,5 miliardi di dollari. Di questi, 3 miliardi riguardano il rinvio di un anno. Gli organizzatori avevano già venduto 4,38 milioni di biglietti per un incasso complessivo di 90 miliardi di yen, circa 690 milioni di euro. Denaro che andrà totalmente restituito.
Per l’economia nipponica, lo spettro di un flop oltre ogni immaginazione. I Giochi Olimpici avrebbero dovuto sostenere il turismo. Nel 2019, quasi 32 milioni di stranieri avevano visitato il paese per un giro d’affari di 44 miliardi di dollari.
Tuttavia, neppure su questo piano la buona riuscita sarebbe salva. Le finali di NBA e NHL nel 2020 fecero registrare ascolti ai minimi da decenni, a causa dello scarso appeal per l’assenza di pubblico. Nel caso specifico, i Giochi Olimpici rischiano di trasformarsi in un teatro di diffusione del virus. Tra vaccinazioni a rilento (poco più della metà della popolazione in Giappone ha ricevuto almeno una dose) e contagi tra gli atleti già avvenuti prima di iniziare (sei alla giornata di ieri), le TV si stanno assumendo rischi enormi e per Tokyo i risultati di questo maxi-investimento pubblicitario non è detto che arrivino.