Bonus acqua potabile: ecco quali adempimenti non puoi assolutamente mancare

Dalla comunicazione al Fisco a quella da inviare all'Enea, ecco come non perdere il bonus acqua potabile
3 anni fa
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Bonus acqua potabile, ecco gli importi massimi: casi pratici di calcolo

Il bonus acqua potabile spetta sia ai titolati di partita iva sia ai privati. Per ottenere il bonus entrambi sono tenuti a porre in essere specifici adempimenti. Entra in gioco anche L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Il bonus acqua potabile

La Legge di bilancio 2021 ha introdotto il c.d bonus acqua potabile. L’agevolazione incentiva l’acquisto e l’installazione di sistemi di: filtraggio; raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Il bonus acqua potabile è pari al 50% delle spese sostenute. L’importo massimo della spesa su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali.

Il bonus acqua potabile è cumulabile con il bonus idrico.

Quali sono gli adempimenti da effettuare?

Il bonus acqua potabile non è automatico. Infatti, è necessario porre in essere specifici adempimenti.

Innanzitutto le spese devono essere documentate da fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.

Sulle modalità di pagamento della spesa per la quale si richiede il bonus acqua potabile:

  • per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti (pagamenti tracciabili),
  • fermo restando che sono comunque ritenuti validi i pagamenti avvenuti prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 anche effettuati in contanti.

In tale ultimo caso è anche possibile integrare la fattura annotando il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo.

Inviando l’apposito modello tramite il servizio web disponibile nella propria area riservata o tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, il bonus può essere utilizzato in compensazione in F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi.

Un ulteriore adempimento riguarda la comunicazione da inviare all’ENEA.

A tal proposito, le informazioni sugli interventi effettuati devono essere trasmesse per via telematica all’Enea. L’Enea effettua il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate a uso potabile conseguita a seguito della realizzazione degli stessi interventi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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