Il decreto Semplificazioni (decreto-legge n. 77 del 2021), in fase di conversione in legge, introduce un’importante novità in merito al bonus prima casa (c.d. agevolazione prima casa) con collegamento al bonus 110%.
Vediamo di cosa si tratta.
I requisiti per il bonus prima casa
Il concetto di “prima casa” è quello legato verificarsi di determinate condizioni cui ne consegue l’applicazione di determinate agevolazioni fiscali, come ad esempio l’applicazione dell’imposta di registro con aliquota ridotta del 2% in caso di acquisto.
Stiamo parlando della c.d. “agevolazione prima casa” (o bonus prima casa) che trova applicazione al ricorrere dei seguenti requisiti:
- l’immobile che si acquista non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (quindi non devono essere A/1, A/8 ed A/9);
- l’immobile che si acquista deve essere situato nel comune in cui l’acquirente ha la propria residenza oppure ve la stabilisce entro 18 mesi dall’acquisto o nel comune dove svolge la sua attività lavorativa
- il compratore non deve essere titolare esclusivo, o in comunione con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l’immobile
- l’acquirente non deve essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni di cui al presente articolo.
La decadenza dall’agevolazione prima casa
Per godere dell’agevolazione prima casa è necessario che le citate condizioni siano rispettate tutte. Ad ogni modo è previsto che il beneficio prima casa è ammesso anche nel caso in cui chi acquista l’immobile, in quel momento, è già possessore di altro immobile acquistato anch’esso con la stessa agevolazione ma procede a vendere quest’ultimo entro 1 anno dall’atto di acquisto della nuova casa.
La novità bonus prima casa nel decreto Semplificazioni
Dunque, uno dei requisiti per l’applicazione del bonus prima casa è che l’immobile che si acquista deve essere situato nel comune in cui l’acquirente ha la propria residenza oppure ve la stabilisce entro 18 mesi dall’acquisto o nel comune dove svolge la sua attività lavorativa.
Proprio sul suindicato termine di 18 mesi interviene il decreto Semplificazioni che, in fase di conversione in legge, lo allunga a 30 mesi.
Tale nuovo termine, tuttavia, trova applicazione solo laddove l’acquisto riguardi un immobile oggetto di interventi di riqualificazione energetica ammessi al bonus 110% (ad esempio la realizzazione del cappotto termico oppure la sostituzione di infissi eseguita congiuntamente ad un lavoro c.d. trainante).
Si attende, comunque, l’approvazione definitiva della legge di conversione del decreto Semplificazioni.
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