Per la nuova riforma Fornero: ecco come cambieranno le pensioni dopo quota 100, misura agli sgoccioli. Perché la quota 100, salvo clamorose sorprese, andrà in archivio alla fine del corrente anno.
Ovverosia, dopo i tre anni di sperimentazione previsti. E dopo che tanti lavoratori hanno avuto la possibilità di maturare i requisiti di pensionamento anticipato. Ma la bontà della quota 100 mal si sposa con il contenimento della spesa pensionistica.
Ragion per cui, tra l’altro a brevissimo, il Governo italiano incontrerà ed ascolterà le parti sociali nell’ambito della riforma delle pensioni.
La nuova riforma Fornero: ecco come cambieranno le pensioni dopo quota 100
Nel dettaglio, con la fine di quota 100, a partire dall’1 gennaio del 2022 la riforma Fornero tornerà in vigore. Proprio e se entro l’anno il Governo italiano non istituirà nuove formule di pensionamento anticipato. Altrimenti per prendere la pensione serviranno di nuovo minimo 67 anni. Ma Opzione Donna e Ape sociale non sembrano essere a rischio.
Allora, come sarà la nuova riforma Fornero? Per i sindacati, al fine di scongiurare il ritorno della vecchia riforma Fornero, chiedono flessibilità in uscita per la pensione già a 62 anni o con 41 anni di contributi senza alcun requisito anagrafico.
Ma il Governo italiano, di contro, punta per la nuova riforma Fornero a nuovi meccanismi per l’uscita anticipata dal lavoro. Che tengano conto anche del contenimento della spesa pubblica come sopra accennato. Ragion per cui, per trovare un punto di equilibrio, la trattativa dell’Esecutivo Draghi con le parti sociali non è e non sarà delle più semplici.
Le richieste dei sindacati al Governo italiano per il dopo quota 100
Per il dopo quota 100, inoltre, la proposta dei sindacati al Governo italiano, sulla nuova riforma Fornero per le pensioni, non si limita solo alla cosiddetta quota 41 ed al pensionamento anticipato a 62 anni.