Il decreto-legge n. 99 del 30 giugno 2021 (lo stesso che ha sospeso il bonus cashback) ha previsto un nuovo incentivo noto come bonus pos.
Lo stesso decreto va anche a ritoccare un precedente bonus sulle commissioni generate con gli acquisti effettuati tramite mezzi di pagamento elettronici. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus Pos per l’acquisto o noleggio di nuovi strumenti per il pagamento elettronico
Il decreto di cui sopra, ha previsto un duplice bonus pos per chi acquista o noleggia nuovi strumenti che permettono il pagamento elettronico.
Il bonus varia in base al fatturato relativo al periodo d’imposta precedente, ma fino ad un massimo di 160 euro. In particolare:
- fino a 200 mila euro di fatturato il bonus è pari al 70%;
- fra i 200 mila euro e 1 milione di fatturato il bonus è del 40%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il spetta un credito pari al 10%.
Infine, per gli esercenti che abbinano all’acquisto anche la memorizzazione elettronica (scontrino telematico), spetta un ulteriore credito di imposta fino a 320 euro. anche in questo caso, il bonus varia in base al fatturato dell’anno precedente. In particolare:
- fino a 200 mila euro il 100%;
- da 200 mila euro a 1 milione di euro il 70%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il 40%.
Bonus commissioni fino al 100%
Oltre all’incentivo appena descritto, lo stesso decreto-legge va a ritoccare un precedente bonus sulle commissioni generate dagli acquisti effettuati tramite pos.
In particolare, è stato modificato l’articolo 22 del decreto legge n. 124/2019, che ha rafforzato il cosiddetto bonus commissioni (misura introdotta dal precedente governo Conte), che passa dal 30% al 100%.
Si tratta, sostanzialmente, di un credito d’imposta (pari al 100% appunto) a favore degli esercenti per le commissioni addebitate per i pagamenti con POS (bancomat, carte di credito, prepagate, app di pagamento ecc.).
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