L’anno bianco contributivo per le partite iva, c.d. esonero contributivo, non è riconosciuto in automatico dall’INPS e dalla casse private. Infatti è necessario presentare apposita domanda.
Ecco entro quando deve essere presentata la richiesta e quali sono le regole da rispettare.
L’anno bianco contributivo
L’anno bianco contributivo è stato introdotto dalla Legge di bilancio 2021. Legge che ha previsto lo stop al pagamento dei contributivi previdenziali 2021 per i soggetti iscritti alle gestione previdenziali AGO, lavoratori iscritti all’INPS per intenderci (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni).
L’esonero copre un importo di contributi previdenziali fino a 3.000 euro. A condizione che sia versata la parte di contributi non coperta dall’anno bianco.
Per gli iscritti alle gestioni speciali autonome degli artigiani ed esercenti attività commerciali l’esonero, ha ad oggetto i soli contributi fissi.
L’esonero spetta ai lavoratori che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli dell’anno 2019.
Il decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, del 17 maggio 2021, pubblicato solo in data 28 luglio, numero repertorio 82/2021, ha fissato le regole per accedere all’esonero contributivo.
La presentazione della domande per l’anno bianco contributivo
L’anno bianco contributivo non è riconosciuto in automatico. Infatti, il decreto sopra citato, ha fissato dei termini entro i quali deve essere presentata la domanda. Sul termine previsto per i lavorato iscritti all’INPS, quest’ultima è intervenuta con una proroga. Si veda a tal proposito il messaggio n° 2761 del 29-07-2021.
Ad oggi, le domande devono essere presentate:
- entro il 30 settembre 2021 dai lavoratori autonomi e professionisti iscritti all’Inps;
- entro il 31 ottobre 2021 dai professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati.
Per poter ottenere l’agevolazione, oltre al possesso dei requisiti reddituali, è necessaria la regolarità contributiva.
La scadenza del 30 settembre riguarda nello specifico:
- i lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’AGO – gestioni autonome speciali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri – e
- i lavoratori iscritti alla Gestione separata.
Sono compresi i lavoratori soci di società e i professionisti componenti di studio associato.
La proroga è stata necessaria in considerazione del ritardo con il quale è stato pubblicato il decreto che regola l’esonero contributivo.