In questi giorni, la Germania ha collocato sul mercato una nuova tranche del Bund 15 agosto 2050 e zero coupon (ISIN: DE0001102481) da 1 miliardo di euro. L’importo complessivo in circolazione sale così a 29 miliardi. Il prezzo di emissione è stato di 101,04 e il rendimento esitato del -0,05%.
Il governo tedesco emise la prima tranche del Bund 2050 senza cedola nell’agosto di due anni fa. Proprio in quelle settimane, la curva dei rendimenti di Berlino era scesa per la prima volta nella storia tutta in area negativa.
Bund 2050, alta volatilità senza cedola
Da allora, il Bund 2050 ha avuto sul mercato secondario alti e bassi. Stiamo parlando, infatti, di una scadenza lunga e i cui prezzi non trovano alcun “paracadute” nella presenza di un tasso d’interesse. Trattandosi di un “safe asset”, il bond risente direttamente del grado di propensione al rischio degli investitori. Non a caso, raggiunse l’apice a dicembre, quando la quotazione superò 107,50. Oggi, viaggiava a 101,45, in rialzo di ben quasi il 16% dai minimi toccati a metà maggio.
Chi ha avuto la scaltrezza e la fortuna di mettere in portafoglio il Bund 2050 tre mesi fa, oggi può portare a casa una plusvalenza nettissima e a doppia cifra. Al momento, però, il rendimento offerto dal titolo è del -0,05%. Questo significa che inverosimilmente la quotazione tenderà a salire ulteriormente. Anzi, con la graduale normalizzazione della politica monetaria, a sua volta conseguenza della ripresa economica globale, dovremmo attenderci un deprezzamento costante del titolo. Considerate che solamente nel maggio scorso, il rendimento a 30 anni della Germania era salito sopra 0,45%. E nel 2018, aveva superato l’1,30%.
L’assenza di cedola rende il Bund 2050 estremamente volatile. Ed è per questo che si rivela un titolo appetibile nelle fasi di svolta sui mercati: tende a volare quando sui mercati si materializzano tensioni di qualche tipo e a crollare quando tra gli investitori l’umore volge verso il meglio.