Per il ritiro anticipato dal lavoro. La pensione a 57 anni esiste. Ma non è un regalo di Mario Draghi. Ecco quando è possibile e per chi. Si chiama RITA ed in effetti non rientra tra i provvedimenti approvati dal Governo presieduto dall’ex presidente della BCE.
La conferma che la pensione a 57 anni esiste, parlando di RITA, questa non è in ogni caso collegata alla pensione pubblica. Ma alla previdenza complementare. RITA, infatti, è una sigla che sta per Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. E che è collegata all’adesione ai fondi pensione ed ai Pip, i Piani individuali pensionistici.
La pensione a 57 anni esiste ma non è un regalo di Draghi. Ecco quando è possibile e per chi
In pratica, aderendo alla previdenza complementare, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata prevede il rimborso in anticipo del capitale maturato. Nel rispetto della RITA, il capitale sarà riconosciuto a rate. Fino al raggiungimento ed alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
Per la pensione a 57 anni che esiste, con la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, inoltre, si può anche chiedere solo il rimborso parziale del capitale maturato. La parte di capitale non riscattato, per la pensione a 57 anni che esiste, sarà poi rivalutata per la pensione integrativa. Così come previsto è dal fondo pensione. O dal Piano individuale pensionistico.
La pensione a 57 anni esiste, quindi. Ma nella fattispecie è il cittadino che se la costruisce. Attraverso i versamenti volontari nella previdenza integrativa. Per la precisione, inoltre, c’è da dire che la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata non è proprio una pensione. Ma una misura di accompagnamento fino al raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione pubblica.
Quali sono i requisiti di accesso alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata
Per la pensione a 57 anni che esiste, nel dettaglio, per chiedere ed ottenere la RITA, chi aderisce alla previdenza complementare deve essere iscritto al fondo pensione.