Contributo a fondo perduto riduzione affitti abitativi: rimangono pochi giorni

Entro lunedì devono essere inviate le istanze per il contributo a fondo perduto a copertura della riduzione dei canoni di locazione di immobili abitativi
3 anni fa
1 minuto di lettura
200 milioni a fondo perduto solo per questi codici ATECO, meglio sbrigarsi

Ancora pochi giorni per presentare l’istanza per il contributo a fondo perduto riconosciuto ai locatori che hanno ridotto, in favore degli inquilini, il canone di locazione di immobili abitativi. Ecco come presentare l’istanza senza commettere errori.

Il contributo a fondo perduto per la riduzione degli affitti abitativi

Per l’anno 2021, al locatore di immobile ad uso abitativo, ubicato in un comune ad alta tensione abitativa, che riduce il canone del contratto di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020, e’ riconosciuto un contributo a fondo perduto fino al 50%.

L’immobile deve essere l’abitazione principale dell’inquilino.

Il 50% è calcolato sulla riduzione praticata all’inquilino, per tutto o parte del 2021, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore.

L’obiettivo è quello di sostenere le famiglie gravemente colpite dalla crisi economica legata al Covid-19. Una riduzione del canone di locazione è sicuramente d’aiuto.

I contratti rinegoziati devono risultare registrati presso l’Agenzia delle entrate mediante modello RLI e con “Tipologia di contratto” L1 (locazione di immobile ad uso abitativo); L2 (locazione agevolata di immobile ad uso abitativo); L3 locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato a Iva).

Sono altresì ricompresi i contratti di locazione di immobili a uso abitativo registrati all’Agenzia con modalità vigenti in passato, diverse dal modello RLI (ossia modello 69 o registrazione telematica).

Ai fini del riconoscimento del contributo,  il locatore è tenuto a comunicare all’Agenzia delle entrate la rinegoziazione del canone di locazione e ogni altra informazione utile ai fini dell’erogazione del contributo (tramite modello RLI).

La presentazione dell’istanza: rimangono pochi giorni

La richiesta del contributo a fondo perduto avviene tramite un’istanza telematica.

L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto può essere inviata direttamente dal locatore in modalità telematica. Entro e non oltre il 6 settembre 2021.

Si veda a tal proposito il provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 6 luglio scorso, Prot. n. 180139/2021.

La procedura da seguire è la seguente:

  • autenticazione sul sito dell’Agenzia delle entrate dal link area riservata;
  • selezione percorso web“Servizi per” – “Comunicare” – “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per la riduzione dell’importo del canone di locazione”(menù a tendina che sia apre sulla sx dello schermo);
  • compilazione e invio dell’istanza.

Ad ogni modo, è sempre possibile rivolgersi ad un intermediario autorizzato ad accedere al cassetto fiscale.

Per ciascun locatore può essere presentata una sola istanza, anche in presenza di più contratti di locazione o di più rinegoziazioni per il medesimo contratto.

L’istanza presenta alcune parti precompilate. Ad esempio, sono precaricati i dati del contratto di locazione e quelli relativi alla rinegoziazione già comunicata tramite il modello Rli al momento della presentazione dell’istanza.

Attenzione, l’erogazione del contributo a fondo perduto avverrà dopo il 31 dicembre 2021. Dopo che l’Agenzia delle entrate avrà effettiva contezza delle rinegoziazioni comunicate entro il 31 dicembre 2021.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

5 anni di bollo auto gratis: a chi spetterebbe il regalo
Articolo precedente

Mini condono bollo auto non pagato: esiste la possibilità di rimediare?

Inflazione Eurozona di aprile, le attese dopo Germania e Spagna
Articolo seguente

La BCE prolungherebbe la durata del PEPP per tre ragioni precise