Il bagno è uno degli ambienti più utilizzati all’interno di un’abitazione e, per questo, oggetto di ristrutturazione edilizia.
Rispondiamo ad un quesito pervenuto da un lettore di Investire Oggi:
“Buongiorno, ho letto il suo articolo sul bonus bagno, nell’articolo scrive: Viene invece considerata ristrutturazione la sostituzione di vecchie tubature, il rifacimento dell’impianto idrico o la realizzazione ex novo di un bagno interno all’unità abitativa. Le chiedo se possibile un chiarimento sulla sostituzione di vecchie tubature, il rifacimento dell’impianto idrico.
Se dovessi sostituire la tubatura dello scarico del water (Pucci) è sufficiente? Per rifacimento dell’impianto idrico cosa si intende?”.
Bonus Bagno: come installare lo scarico wc?
L’articolo 889 Codice Civile stabilisce che per i tubi d’acqua pura o lurida (come quelli delle fogne collegati al wc) deve osservarsi la distanza di almeno un metro dal confine.
Il proprietario di un immobile può collocare lo scarico del wc sul muro condominiale senza rispettare le regole sulle distanze. I limiti posti dal Codice civile non operano quando la scelta è dettata dalla necessità di adeguare il servizio igienico alle norme dettate dal Ministero della Salute.
Quando si vuole ristrutturare una casa, può essere necessario dover spostare il bagno e di conseguenza lo scarico wc.
La prima regola da sapere è che lo scarico wc deve avere una pendenza maggiore dell’1%, ovvero, per evitare il ristagno delle acque nere è necessario che per ogni singola unità vi sia almeno un cm in più rispetto al normale dislivello.
È necessario isolare acusticamente la deviazione del nuovo scarico, per non superare i 35 decibel consentiti negli ambienti urbani, nelle ore notturne.
Nel caso in cui si voglia muovere il wc lungo la medesima parete è possibile optare per queste due soluzioni:
- installare un wc a cassetta, ovvero con scarico a parete,
- installare un trituratore.
Bonus Bagno e detrazioni fiscali negli edifici residenziali
La ristrutturazione del bagno di casa è un’opportunità per valutare i seguenti incentivi:
- la detrazione ristrutturazione 50%;
- il superbonus 110%;
- il bonus idrico 1.000 euro;
- il bonus mobili.
Detrazione ristrutturazione 50% per impianto idrosanitario
Quando i lavori di sostituzione di sanitari sono realizzati in concomitanza col rifacimento dell’impianto idrosanitario o altre opere, è possibile accedere alla detrazione fiscale sul recupero del patrimonio edilizio esistente (50%).
Bonus idrico 1.000 euro
La Legge di Bilancio 2021 ha istituito il nuovo Bonus Idrico da 1.000 euro per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria.
Nel bonus idrico sono comprese le opere idrauliche e murarie per la dismissione dei sistemi preesistenti, vasi e rubinetteria.
Bonus Mobili 50%
I contribuenti che usufruiscono della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio esistente (50%) hanno la possibilità di detrarre dall’Irpef anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Per gli immobili ad uso residenziale l’acquisto di mobili è agevolabile solo qualora gli interventi edilizi ricadano nelle seguenti categorie:
- manutenzione straordinaria;
- ristrutturazione edilizia;
- restauro e risanamento conservativo.