Entro oggi l’adesione al servizio di consultazione della F.E.: ecco come verificare le proprie spese

Se l'adesione è effettuata dopo il 30 settembre,  saranno visibili solo le fatture ricevute dal giorno successivo a quando l’adesione è stata effettuata
3 anni fa
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Conservazione massiva fatture elettroniche 2019: i commercialisti chiedono proroga

C’è tempo fino ad oggi 30 settembre per aderire al servizio di consultazione della fatture elettroniche emesse e ricevute. Sono interessati dalla scadenza gli operatori Iva, i loro intermediari delegati e i consumatori finali. Per quest’ultimi, la consultazione riguarda naturalmente solo le fatture ricevute.

Entro oggi scade l’adesione al servizio

Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2021, ha prorogato al 30 settembre 2021 il termine per aderire al servizio gratuito “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”.

Dunque oggi è la deadline.

Attenzione, l’adesione al servizio da parte del consumatore finale, non può avvenire tramite un intermediario quale il proprio commercialista di fiducia ma deve essere effettuata direttamente dall’interessato.

Come si aderisce al servizio?

Il consumatore finale può aderire al servizio, accedendo alla propria area riservata del portale dell’agenzia delle entrate. Dalla pagina “La mia scrivania” si deve ciccare sul riquadro “Fattura elettronica – Corrispettivi elettronici”. Nella pagina successiva, procedere alla visualizzazione del box “Le tue fatture”. In quest’ultima pagina bisogna cliccare su “Accedi” e subito dopo su “Aderisci”.

Completata la procedura, sarà possibile consultare le proprie fatture.

Per le partite iva, l’adesione può essere effettuata dal portale Fatture e corrispettivi.

Mancata adesione al servizio di consultazione: conseguenze per privati e partite iva

Se non si aderisce al servizio entro oggi, le conseguenze sono diverse a seconda se l’adesione non è stata effettuata dal titolare di partita iva o dal privato consumatore finale.

Infatti, per i titolari di partita iva, in caso di mancata adesione al servizio di consultazione sia del cedente/prestatore che del cessionario/committente l’Agenzia cancella i file delle fatture elettroniche e conserva esclusivamente i “dati fattura”, cioè i dati di cui all’allegato B al provvedimento del 30 aprile 2018 (in sostanza i dati fiscalmente rilevanti ad eccezione della descrizione dell’operazione).

Se, invece, aderisce una sola delle parti del rapporto economico, le fatture sono comunque conservate dall’Agenzia ma sono rese disponibili in consultazione solo alla parte che ha aderito.

Invece, diverso è il discorso per privati consumatori finali.

I consumatori che aderiranno all’accordo entro il 30 settembre 2021, vedranno le proprie fatture ricevute emesse nei loro confronti dal 1 gennaio 2019. A meno di revoca del servizio.

Dopo il 30 settembre, la mancata adesione comporta che il consumatore finale non potrà più consultare o scaricare i file delle fatture.

Attenzione, ciò non significa che non potrà più aderire al servizio. Se l’adesione è effettuata dopo il 30 settembre,  saranno visibili solo le fatture ricevute dal giorno successivo a quando l’adesione è stata effettuata.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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