Canone RAI per bar e ristoranti: cosa rischia chi non paga

Per l’anno 2021, le strutture ricettive e di somministrazione e consumo di bevande sono esonerate dal pagamento del canone RAI speciale
3 anni fa
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Canone RAI
Foto © Licenza Creative Commons

Il bar, i ristoranti, le pizzerie, ed altri locali aperti al pubblico e che detengono il televisore nel locale stesso sono chiamati a pagare il canone RAI speciale il quale si differenzia dal canone RAI ordinario (dovuto per il televisore in casa) sia per le modalità di pagamento sia per l’importo annuo dovuto.

La tassa per il possesso del televisore a casa

Il canone RAI ordinario è pagato con addebito nella bolletta riferita all’utenza elettrica domestica residenziale (quelle di tipo D2).

Attualmente, l’importo è pari a 90 euro annui (addebitati in quote bimestrali da 18 euro ciascuna).

Inoltre è dovuto una sola volta l’anno per ciascuna famiglia anagrafica indipendentemente dal numero di televisori posseduti (se nella stessa casa sono presente più televisore il canone non è dovuto per ciascun televisore e stessa cosa dicasi ad esempio se si possiedono televisori nella casa in cui si abita e televisori anche nella casa al mare).

Ciò non vale, invece, per il canone RAI speciale.

Il canone RAI speciale per le partite IVA

Il canone RAI speciale, è quello dovuto per il possesso del televisore nell’ambito dell’attività esercitata (quindi, da chi ha partita iva).

Ha validità limitata all’indirizzo per cui è stipulato, indicato nel libretto di iscrizione. Ciò significa che laddove si hanno più televisori in sedi diverse si dovrà stipulare un canone per ciascuna di esse (si pensi, ad esempio, alle catene alberghiere, di ristoranti, ecc.).

Gli importi dovuti variano a seconda dell’attività esercitata. A titolo esemplificativo:

  • per gli alberghi con 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari a o superiore a cento, l’importo annuale è di 6.789,40 (euro 3.463,98 semestrale ed Euro 1.801,28 trimestrali)
  • alberghi con 4 e 3 stelle e pensioni con 3 stelle con un numero di televisori pari o inferiore a dieci; alberghi, pensioni e locande con 2 e 1 stella; residenze turistiche alberghiere e villaggi turistici con 2 stelle; campeggi con 2 e 1 stella; affittacamere; esercizi pubblici di terza e quarta categoria; altre navi; aerei in servizio pubblico; ospedali; cliniche e case di cura; uffici, pagano un importo annuale è di 407,35 euro (euro 207,82 semestrale e 108,07 trimestrale).

Quanto pagato è deducibile, ai fini fiscali, dal reddito dell’attività secondo il principio di cassa (art. 99 del TUIR).

Il titolare è tenuto altresì ad obblighi informativi nella dichiarazione dei redditi, in cui è chiamato a riportare una serie dati inerenti l’abbonamento stesso.

Come si paga il canone RAI speciale: le sanzioni

Il pagamento del canone RAI speciale può essere effettuare anche con carte di credito dei principali circuiti internazionali con commissioni a carico di Rai (non è prevista fatturazione elettronica). All’esercente arriva il bollettino RAI che indica anche la scadenza entro cui pagare.

Chi non è in regola con i pagamenti è chiamato a versare, oltre quanto dovuto, anche sanzioni ed interessi al tasso annuo legale.

Il mancato pagamento del canone da parte degli abbonati può essere accertato dalla Guardia di Finanza, che procederà a comminare una sanzione amministrativa di importo compreso tra Euro 103,29 e Euro 516,45.

Riteniamo utile ricordare che, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 6 comma 5 della Legge n. 69 del 2021, sono esonerati dal pagamento della tassa per l’anno 2021, le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore. La misura è stata voluta quale sostegno per queste attività che hanno risentito pesantemente delle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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