Il canone RAI è dovuto una sola volta per anno da ogni famiglia anagrafica. Per capire, dunque, come funziona per il canone rai coppie sposate, occorre concentrarsi sul concetto di “famiglia anagrafica”.
In premessa, ricordiamo che, ancora oggi, vale la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica domestica residenziale si considera possessore di televisore e, quindi, obbligato a pagare la tassa.
Il canone è pagato, quindi, con addebito diretto nella bolletta della luce in quote bimestrali da 18 euro ciascuna (per un totale di 90 euro all’anno).
Se il cittadino, nonostante sia intestatario di utenza elettrica residenziale, non possiede in famiglia nessun televisore, questi, per evitare l’addebito del canone, invia all’Agenzia delle Entrate l’apposita dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il relativo quadro A.
Famiglia con doppia utenza
Come anticipato, il canone RAI è dovuto una sola volta per anno per ciascuna famiglia anagrafica. Se nella stessa famiglia sono presenti più televisori (anche in case differenti) il canone è da pagarsi una sola volta e non per tutti i televisori posseduti.
Ad ogni modo, per famiglia anagrafica si intende:
un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare).
Potrebbe accadere che, ad esempio, una coppia sposata (anche solo civilmente), marito e moglie, abbia due utenze elettriche separate intestate ognuna a ciascuno di essi (una casa presenta l’utenza intestata al marito e la casa al mare ha l’utenza intestata alla moglie).
Canone RAI coppie sposate: cosa fare
Sulla base della definizione di famiglia anagrafica data, e quindi per il canone RAI coppie sposate, ne consegue, con riferimento all’esempio, che se in una casa ha la residenza la moglie e nell’altra ha la residenza il marito, il canone sarà addebitato su entrambe le bollette.
Laddove, invece, in due coniugi avessero la residenza nella stessa casa, è possibile evitare il doppio addebito del canone RAI inviando all’Agenzia delle Entrate il modello di dichiarazione sostitutiva compilando il quadro B in cui riportare il codice fiscale del familiare sulla cui utenza si voglia avere l’addebito in fattura.
Tale dichiarazione può essere fatta in qualunque momento dell’anno, non deve essere ripresentata annualmente e ha effetto, ai fini della determinazione del canone dovuto, in base alla data di decorrenza dei presupposti attestati (quindi, anche se presentata in ritardo, si potrà chiedere il rimborso di quanto eventualmente già addebitato nella doppia bolletta).
Per l’invio, ciò può avvenire telematicamente, tramite l’apposita applicazione web presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure cartaceamente mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’ Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV Casella Postale 22 – 10121 Torino (TO), per plico raccomandato senza busta unitamente a copia di un valido documento di riconoscimento.
E’ ammesso anche l’invio tramite PEC purché firmata digitalmente.
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