Quota 102 nel 2022 e poi 103 a partire dall’anno successivo? Il quadro della riforma pensioni si sta delineando a la prossima settimana, dopo l’incontro coi sindacati, il governo traccerà il percorso definitivo della riforma.
Al momento, per il dopo quota 100, il premier ha prospettato la transazione verso il regime ordinario (quello della Fornero) in due step. Dapprima con quota 102 e poi con quota 104 a partire dal 1 gennaio 2024.
Quota 102, in pensione a 64 anni
Si tratta di un pensionamento anticipato architettato sulla falsariga di quota 100, man con due anni in più a valere sull’età anagrafica (quota 102).
Una formulazione questa che tiene conto delle esigenze di bilancio indicate dal Mef per la manovra di bilancio 2022. E che sostanzialmente prevede una spesa contenuta, circa 1,5 miliardi, da stanziare per i prossimi tre anni.
Tuttavia, fra le due quote potrebbe essere inserito un ulteriore scalino, detto appunto quota 103 per ammorbidire il passaggio da 64 a 66 anni nel 2024. Si tratterebbe di quota 103 che permetterebbe ai lavoratori di uscire a 65 anni nel 2023, sempre con 38 anni di contributi versati.
Si allunga l’età pensionabile
Sindacati e Lega sono contrari alla riforma pensioni che parte da quota 102 per arrivare a quota 104. Tuttavia, spazi di manovra per mandare in pensione prima i lavoratori, come è stato per quota 100, non ce ne sono.
Dalla Banca d’Italia al Fmi, passando per l’Ocse e Bruxelles, il messaggio inviato al Paese è chiaro: “si taglino le pensioni”. Del resto il debito pubblico accumulato dall’Italia negli anni è diventato astronomico e ulteriori manovre a debito non se ne possono più fare.
Così dovrebbe saltare anche Opzione Donna che, nonostante preveda una penalizzazione delle pensioni in pagamento, contempla comunque costi alti a lungo termine. Le donne campano infatti più a lungo degli uomini e beneficiano spesso delle pensioni di reversibilità.
Il quadro della riforma pensioni è quindi tracciato e farà leva sull’età pensionabile. Due anni in più rispetto a quota 100 dal 2022 e altri due a partire dal 2024. In mezzo potrebbe esserci uno scalino di un anno (quota 103), ma la strada verso il ritorno della Fornero è tracciata.