L’obbligo di tracciabilità delle spese mediche da inserire nel 730 è ormai in vigore da quasi due anni. Tuttavia ci sono alcuni aspetti che andrebbero ancora chiariti.
Ad esempio, cosa succede se la stessa spesa sanitaria viene pagata in parte in contanti e in parte tramite strumenti tracciabili quali carte di credito, bancomat, postapay ecc.
L’obbligo di pagamento tracciabile delle spese sanitarie
Con la Legge n° 160/2019, Legge di bilancio 2020, le detrazioni fiscali per le spese sostenute nel corso dell’anno spettano solo se il lo pagamento è avvenuto tramite strumenti tracciabili.
Nello specifico, al al comma 679 della è previsto che:
ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri indicati nell’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.241.
Ad ogni modo, possono essere pagate in contanti: i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Senza che ciò pregiudichi il diritto alla detrazione.
Ma le spese mediche da riportare nel 730 non sono solo i farmaci. Ma anche altri prodotti/servizi che al ricorrere di specifiche condizioni possono essere scaricati dalle tasse. Si pensi alle autoanalisi del sangue; elettrocardiogramma; holter cardiaco; holter pressorio ecc.(circolare n°7/2021).
Prestazioni per le quali in farmacia e non solo è richiesto il pagamento tracciato.
Spese sanitarie con parziale pagamento in contanti: cosa si rischia in farmacia?
Cosa succede se la stessa spesa sanitaria viene pagata in parte in contanti e in parte tramite strumenti tracciabili quali carte di credito, bancomat, postapay ecc?
Ebbene, un ragionamento razionale porterebbe a pensare che la spesa possa essere comunque detratta.
Tuttavia, gli operatori sanitari comunicano al Sistema Tessera Sanitaria (sistema T.S.) le spese sanitarie. Sostenute dai contribuenti nel corso dell’anno. Tali spese sono mese a disposizione dell’Agenzia delle entrate. Ai fini del loro inserimento nella dichiarazione precompilata.
Quando inviano i dati, per ogni documento commerciale emesso (ha preso il posto del vecchio scontrino fiscale) devono specificare se la spesa è stata pagata in maniera tracciabile o meno.
Da qui, se per la spesa pagata in parte in contanti e in parte tramite strumenti tracciabili, è stato emesso un solo scontrino, non è possibile suddividere l’invio per la parte pagata in contante e per quella pagata con carta.
Tuttavia, in sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente potrebbe comunque scaricare la parte pagata con carta di credito, bancomat, postapay ecc.
Detto ciò, sarebbe necessario un chiarimento da parte dell’Agenzia delle entrate.