Cambia il limite per l’uso denaro contante dal 2022, problemi per conto corrente e libretto postale?

Dal 2022 cambia il limite per l'uso del denaro contante: ecco le novità. Ci saranno problemi per prelievi e versamenti con libretto postale e conto corrente?
3 anni fa
1 minuto di lettura
banche più sicure

A partire dal 1 gennaio 2022 cambia il limite per l’uso del denaro contante e di conseguenza anche le sanzioni per chi non rispetta la nuova regola. La nuova soglia scende a 999,99 euro ma essa è già prevista da tempo in quanto pubblicata in Gazzetta Ufficiale (legge numero 157 del 2019). In molti si chiedono quindi se ci saranno problemi con il conto corrente e il libretto postale.

Limite uso denaro contante: la novità del 2022 e cosa succede con libretto postale e conto corrente?

Fino al 31 dicembre 2021 per acquisti e vendite in Italia e all’estero resta il limite di utilizzo del denaro contante di 1999,99 euro .

Scende, invece, dal 1° gennaio 2022 a 999,99 euro. Tale cifra è collegata alla manovra del 2020 che ha modificato l’utilizzo del contante con l’abbassamento delle soglie di utilizzo. Oltre l’importo indicato si dovranno utilizzare degli strumenti di pagamento tracciabili. Parliamo di carte di debito o di credito, bancomat o anche bonifici. La normativa ha l’obiettivo di contrastare non soltanto il riciclaggio ma anche l’evasione fiscale. Se non si rispetta il nuovo parametro si va ovviamente incontro a sanzioni. L’articolo 18 del Decreto Fiscale numero 124/2019 recita infatti che la pena minima applicabile ai sensi del comma 1 è di 1000 euro fino ad un massimo di 50 mila euro. Fino al 31 dicembre di quest’anno, invece, continuerà ad essere di 2000 euro.

Per effettuare pagamenti in negozio, per prestazioni professionali e per i pagamenti ai soci di società, quindi, il contante utilizzabile dal 2022 (1° gennaio) sarà di 999,99 euro. Sarà però possibile continuare a prelevare e a versare dal proprio conto corrente o libretto postale per importi anche più alti. Prelevare più di mille euro, però, potrebbe far scattare il campanello d’allarme delle Banche. Queste ultime potrebbero infatti chiedere al cliente la ragione del prelievo. In base alla risposta, poi, la Banca potrebbe anche segnalare l’operazione all’Uif (Unità di informazione finanziaria).

Un altro fattore da tenere in considerazione è che il contribuente deve essere sempre in grado di giustificare la provenienza della cifra versata sul conto o sul libretto.

Questo per accertare che si tratti di denaro non tassabile o già tassato come le vincite al gioco. Senza la prova di questo, l’Agenzia delle Entrate potrebbe sospettare che si tratti di evasione fiscale. Ripetiamo, non c’è alcuna norma che stabilisce un limite di prelievo o di versamento che faccia scattare il controllo del Fisco ma il suggerimento è sempre quello di fare attenzione. In ogni caso è poco probabile che un eventuale controllo riguardi anche piccole cifre.
Leggi anche: Conto corrente Arancio Ing: introdotti nuovi limiti giornalieri sui pagamenti e nuova offerta
[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

congedo parentale
Articolo precedente

Maternità allungata, ecco per quali lavoratrici: novità nella Legge di Bilancio 2022

offerte web
Articolo seguente

Come sfruttare al meglio le offerte del web: i mesi più convenienti per fare acquisti